RIENTRANO NEL TFR ANCHE LE VOCI NON SPECIFICATAMENTE RICHIAMATE NEL CCNL

L' esclusione di specifiche voci deve infatti risultare espressamente dal contratto collettivo applicato, oltre ad essere provata dalla parte che le invoca: è questa la decisione della Corte di cassazione adottata con l’Ordinanza n. 30331 del 17 novembre 2025. Inizialmente, il Tribunale aveva accolto le domande dei lavoratori volte al ricalcolo del TFR, includendovi anche le voci non espressamente contemplate dal CCNL di categoria, ma in secondo grado i Giudici riformavano integralmente la decisione. Nuovamente ribaltato, poi, il verdetto dalla Cassazione che afferma che la disposizione del CCNL fa riferimento a voci della retribuzione “standard”, cioè agli elementi fissi della retribuzione presenti in ogni busta paga, ma ciò non significa che occorre escludere gli ulteriori emolumenti versati in relazione a specifici aspetti. Ciò che rileva, infatti, è che si accerti che detti emolumenti ulteriori siano stati erogati con carattere di corrispettività rispetto alla prestazione resa e per un periodo significativo di tempo, così da escluderne il carattere occasionale.

TOP