CASE DELLE TECNOLOGIE EMERGENTI TRA INNOVAZIONE E PROSPETTIVE FUTURE

A Bologna, l'evento conclusivo delle 13 CTE nell’ambito di The Bologna Gathering.
A sei anni dall’avvio del programma di supporto alle tecnologie emergenti 5G finanziato dal MIMIT, si è svolto a Bologna, l’incontro tra le 13 Case delle Tecnologie Emergenti (CTE), all’interno del più ampio evento internazionale The Bologna Gathering.
L'evento ha rappresentato un’occasione di confronto tra il MIMIT, le amministrazioni e i partner delle CTE sul percorso di crescita e loro contributo all’innovazione dei territori e delle imprese. Sono state illustrate progettualità e soluzioni sviluppate, accompagnate da modelli di sostenibilità volti a promuovere ulteriori sviluppi futuri.
Il Viceministro Valentini ha partecipato all'incontro, sottolineando l’importanza delle CTE e dei Competence Center nel promuovere iniziative virtuose sul territorio e favorire lo sviluppo imprenditoriale, grazie anche alla collaborazione delle amministrazioni con università, imprese ed enti di ricerca.
Fabiola Gallo, Coordinatrice delle Case del Made in Italy, ha inoltre evidenziato le proficue sinergie con questi presidi, mirate a rafforzare la presenza del Ministero all’interno degli ecosistemi territoriali.
La Fondazione Ugo Bordoni (FUB), responsabile scientifico del progetto, ha poi illustrato i risultati raggiunti: 375 use case raccolti, di cui il 42% in ambito smart services, e 143 sperimentazioni in settori quali industria 4.0, guida autonoma, mobilità, smart city e comunicazioni di nuova generazione.
Il programma in questi anni ha garantito complessivamente supporto a più di 900 tra startup e PMI, ha realizzato quasi 200 percorsi formativi e 650 eventi di divulgazione, con il coinvolgimento di partner industriali e università, portando anche alla nascita di due proposte progettuali finanziate dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
Le Case delle Tecnologie Emergenti (CTE) si confermano dunque come modelli virtuosi di innovazione territoriale e di sistema. Il partenariato pubblico-privato, insieme all’aggregazione in cluster tematici, costituisce la strategia vincente per consolidare i risultati raggiunti finora, promuovere la diffusione dell’innovazione e rafforzare l’impatto delle politiche pubbliche a sostegno dello sviluppo tecnologico e imprenditoriale.

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