INCENTIVI AUTO 2024, GLI ECOBONUS AL VIA A FEBBRAIO

Tra poche settimane dovrebbe en- trare in vigore il decreto sui nuovi in- centivi per l’acquisto di vetture: im- porti maggiorati per chi ha un reddi- to medio-basso. Entro febbraio, è atteso il via libera e l’effettiva attuazione del decreto ri- guardante i recenti incentivi per l’acquisto di veicoli. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy suggeri- sce di stanziare complessivamente 930 milioni di euro per gli incentivi, che potrebbero raggiungere fino a 13.750 euro per ogni individuo, con l’obiettivo di rinnovare il parco auto italiano, tra i più anziani in Europa in termini di anni accumulati. LA SUDDIVISIONE DEGLI INCENTIVI AUTO Prima di discutere i nuovi incentivi, è utile ricordare lo schema attuale in vigore fino al 2023. Le risorse dispo- nibili e gli sconti attuali sono suddivi- si nel seguente modo: 190 milioni di euro per l’acquisto di auto elettriche (fascia 0-20 g/km di CO2); 235 milioni di euro per l’acquisto di auto ibride plug-in (fascia 21-60 g/km di CO2); 150 milioni di euro per l’acquisto di auto a combustione interna (ICE), ossia benzina, diesel, ecc. (fascia 61-135 g/km di CO2); 15 milioni di euro per l’acquisto di veicoli commerciali elettrici di cate- goria N1 e N2; 35 milioni di euro per l’acquisto di motocicli e ciclomotori elettrici; 5 milioni di euro per l’acquisto di mo- tocicli e ciclomotori a combustione interna (ICE). Il 5% degli importi destinati alle auto elettriche (9 milioni e 500 mila euro) e alle ibride plug-in (11 milioni e 750 mila euro) è riservato agli acquisti ef- fettuati da persone giuridiche per at- tività di car sharing o autonoleggio a fini commerciali. Per quanto riguarda l’importo dei contributi, per le auto vanno da un minimo di 2 mila a un massimo di 5 mila euro, per le moto da 2 mila e 500 a 4 mila euro, e per i veicoli commerciali da 4 mila a 14 mila euro. Alla data del 31 dicembre, ultimo giorno utile per le richieste, i fondi ri- sultavano esauriti solo per le auto a combustione interna (fascia 61-135 g/km di CO2) e per i motocicli e ci- clomotori a combustione interna (ICE). Al contrario, erano ancora di- sponibili buone risorse per le auto elettriche, le ibride plug-in e i veicoli commerciali elettrici, confermando una tendenza simile a quanto acca- duto nel 2022. Tali dati suggeriscono che i fondi destinati alle vetture con emissioni 0-20 e 21-60 g/km di CO2 possano essere sproporzionati ri- spetto alla domanda. VIA LIBERA A FEBBRAIO Il funzionamento del nuovo ecobo- nus sarà caratterizzato da diverse componenti. Innanzitutto, è confer- mato che saranno previsti importi maggiorati per coloro che rientrano in fasce di reddito medio-basso, con un bonus aggiuntivo del 25% per coloro con un Isee inferiore ai 30mila euro. Inoltre, si sta valutando l’opzi one di incentivare specificamente l’acquisto di veicoli italiani. D’altra parte, gli incentivi varieranno in base alla classe dell’auto che viene rottamata, con l’esclusione di quelle considerate più inquinanti. Ciò significa che il contributo finanziario potrebbe aumentare o diminuire a seconda del tipo di veicolo sostituito, incoraggiando in tal modo il passag- gio a modelli più ecologici e sosteni- bili. All’interno del provvedimento, è pre- vista l’implementazione del raddop- pio del contributo per i taxi che hanno ottenuto successo nel con- corso straordinario per l’ottenime- nto, a titolo oneroso, di nuove licen- ze, così come per i soggetti autoriz- zati a esercitare il servizio di noleg- gio con conducente. Tale aumento del bonus sarà esteso anche ai pre- cedenti detentori di licenze taxi o agli operatori autorizzati per il servi- zio NCC che opteranno per la sosti- tuzione del proprio veicolo di servi- zio, in ottemperanza a quanto stabi lito dal Decreto Legislativo Asset. COME FUNZIONANO Il sistema di incentivazione sarà strutturato in fasce, distinguendo tra veicoli senza rottamazione. La prima fascia, senza necessità di rottama- zione, riguarderà autoveicoli M1 almeno Euro 6 con emissioni com- prese tra 0 e 20 g/km (auto elettri- che). In questo caso, senza rottama- zione, l’incentivo sarà di base. Se, tuttavia, viene rottamato un veicolo Euro 4, l’importo del beneficio au- menterà a 9.000 euro; con un Euro 3, salirebbe a 10.000 euro; mentre con un Euro 0, 1 o 2, raggiungerebbe gli 11.000 euro di contributo. La seconda fascia di incentivi, senza rottamazione, è dedicata agli auto- veicoli M1 almeno Euro 6 con emis- sioni comprese tra 21 e 60 g/km (auto ibride plug-in). In questo caso, senza rottamazione, l’incentivo sarà di base. Rottamando un Euro 4, l’importo del beneficio salirà a 5.500 euro; con un Euro 3, a 6.000 euro; mentre con un Euro 0, 1 o 2, raggiun gerà gli 8.000 euro di contributo. Non sono previsti bonus per l’acqu- isto di autoveicoli M1 almeno Euro 6 con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km (auto full/mild hybrid, benzina, diesel, metano, gpl) senza rottama- zione. Tuttavia, se in contemporanea viene rottamato un Euro 4, il benefi- cio sarà di 1.500 euro; con un Euro 3, salirebbe a 2.000 euro; mentre con un Euro 0, 1 o 2, raggiungerebbe i 3.000 euro di contributo. L’ARRIVO DEL SOCIAL LEASING Il prossimo provvedimento atteso a febbraio dovrebbe presentare di- sposizioni significative riguardo all’Isee: le prime due fasce di incenti- vi dovrebbero beneficiare di un au- mento del 25% per le persone fisiche con un Isee inferiore a 30 mila euro. In questo contesto, l’incentivo mas- simo di 11 mila euro raggiungerebbe quindi un importo massimo di 13.750 euro. Per tutte le fasce di incentivi, è prevista una soglia massima di prezzo per l’acquisto dell’automobi- le, fissata a 35 mila euro per la prima e terza fascia, e a 45 mila euro per la seconda fascia. Si prevede anche l’introduzione di contributi per il rinnovo del parco auto commerciale delle Piccole e Medie Imprese (PMI) operanti nel trasporto merci. Gli incentivi varie- ranno da mille a 18 mila euro a fronte della rottamazione di un vecchio fur- gone fino alla categoria Euro 4. Questi contributi saranno incremen- tati in caso di acquisto di veicoli elet- trici o a idrogeno (da 2.200 a 18 mila euro), leggermente meno per quelli a gas naturale compresso, GPL, mono e bifuel o ibridi (da 1.500 a 5.500 euro), e notevolmente inferiori per i veicoli ad alimentazione tradi- zionale. Nel corso del 2024, è previsto l’avvio della fase sperimentale per il noleg- gio a lungo termine, noto anche come “social leasing“. Questo con- sentirà di stipulare contratti di noleg- gio a lungo termine, della durata minima di tre anni, per veicoli a basse emissioni a un canone calmie- Al momento, le modalità di funziona- mento del programma non sono completamente definite. Tuttavia, è certo che la gestione del program- ma sarà affidata a un ente pubblico non economico. I criteri e le modalità di fruizione saranno delineati dal Mi- nistero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) attraverso un decreto da emanare entro 120 giorni dall’entrata in vigore del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm). Per questa fase sperimentale, è stato stanziato un budget di 50 milioni di euro. L’INCONTRO TRA URSO E LE IMPRE- SE Il 2 gennaio 2023, il Ministro Urso ha annunciato la convocazione di un in- contro plenario del Tavolo Automoti- ve presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, previsto per giovedì 1° febbraio 2024. Durante questa riu- nione, i principali rappresentanti delle imprese del settore insieme alle organizzazioni della filiera avranno l’opportunità di ricevere dettagli sul nuovo piano degli incentivi per il set- tore automotive del 2024. Presumi- bilmente, i nuovi incentivi dovrebbe- ro entrare in vigore all’inizio di feb- braio.