IL DATORE “IMPONE” IL CONTRATTO DI SOLIDARIETÀ MA LA CASSAZIONE NON RITIENE LA CONDOTTA ESTORSIVA

Assolto il datore di lavoro accusato di aver costretto i dipendenti a firmare un contratto di solidarietà, dietro minaccia di licenziamento, al fine di ottenere la cassa integrazione straordinaria. La Corte di Cassazione, nella Sentenza n. 23893 del 14 giugno 2024, ha infatti asserito che non è estorsione chiedere ai dipendenti di siglare tale accordo di solidarietà poiché, nel caso di specie, quest'ultimo è stato stipulato successivamente alla procedura di mobilità, durante la quale il datore non può licenziare per espressa previsione di legge, e il contratto in questione è nato per iniziativa dei sindacati al fine di evitare l'estromissione di un numero consistente di dipendenti.

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