GARANTE PRIVACY: SANZIONE AL DATORE CHE HA NEGATO L'ACCESSO AI DATI SULLA GEOLOCALIZZAZIONE

  Il Garante per la protezione dei dati personali ha comminato una sanzione di importo pari a 20.000 euro per non aver dato idoneo riscontro alle istanze, proposte da tre dipendenti, di accesso ai loro dati.  In particolare, i lavoratori avevano richiesto di poter accedere alle informazioni sulla geolocalizzazione utilizzate per elaborare i rimborsi chilometrici, al fine di verificare la correttezza della loro busta paga; tuttavia, a tale richiesta non era stato dato riscontro.  In sede di reclamo, il Garante Privacy ha stabilito l'inidoneità del comportamento del datore, nonché titolare del trattamento: dalla rilevazione del GPS, infatti, si ha l'accesso alla geolocalizzazione dei dipendenti e, di conseguenza, un trattamento di dati personali.  Inoltre, si specifica che anche nel caso in cui la società non avesse ritenuto necessario dare riscontro alle richieste dei dipendenti, avrebbe comunque dovuto indicare i motivi di tale decisione.

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