FALSE INFORMAZIONI PER ACCESSO A RDC: È REATO SE SI PERSEGUE UN BENEFICIO EFFETTIVAMENTE NON SPETTANTE

La Corte di Cassazione, con Sentenza n. 49686 del 13 dicembre 2023, si è pronunciata in materia di omesse o false informazioni funzionali ad ottenere un beneficio economico, nel caso di specie, il Reddito di Cittadinanza. La Corte chiarisce che le omesse o false indicazioni di informazioni contenute nell'autodichiarazione a fini ISEE necessaria per la richiesta di RdC, sono idonee ad integrare il delitto solamente ove siano effettivamente funzionali ad ottenere un beneficio non spettante, ovvero spettante ma in misura minore. Nel caso di specie, il reato si ritiene non sussistente, né regge il parallelismo con la fattispecie del gratuito patrocinio, in quanto il richiedente avrebbe comunque avuto diritto al reddito di cittadinanza, mentre la disposizione in esame richiama il fatto che attraverso il falso si persegue l'obiettivo di accedere "indebitamente" ad un beneficio.