DIRETTIVA DAC7 E CONTROLLO FISCALE DELLE OPERAZIONI ONLINE

La Direttiva DAC7 recepita nell’ordinamento interno dal D.Lgs. n. 32 del 1° marzo 2023, cui è seguito un recentissimo provvedimento dell’Agenzia delle entrate intende arginare il fenomeno dell’evasione on-line. Le piattaforme on-line (es: Booking, Airbnb, Ebay, Vinted, Amazon, ecc) sono tenute a trasmettere alle autorità competenti dei propri Stati (es: Booking alle autorità olandesi) determinati dati relativi al 2023 entro il prossimo 31 gennaio 2024. Poi entro il 29 febbraio 2024 le autorità fiscali straniere comunicheranno i dati all’Agenzia delle Entrate italiana. Al contrario, le piattaforme italiane comunicheranno i dati direttamente all’Agenzia delle Entrate. I dati oggetto di trasmissione saranno quelli relativi: alle persone fisiche; alle persone giuridiche; che effettuano per il tramite di piattaforme on-line vendite di beni e prestazioni di servizi. A dover essere comunicati, sono i dati relativi alle operazioni di: e-commerce; affitto di beni immobili; offerta di servizi personali; noleggio di qualsiasi mezzo di trasporto. Non devono essere comunicate le operazioni effettuate dai piccoli inserzionisti, intendendosi come tali quelli per i quali il gestore della piattaforma ha gestito un numero inferiore alle 30 attività ed un importo di corrispettivo non superiore a 2.000 euro all’anno. Le piattaforme digitali predisporranno degli appositi questionari per raccogliere i dati necessari per l’invio (in linea di massima i dati anagrafici). In estrema sintesi, le piattaforme comunicheranno una serie di dati fra i quali si evidenzia il numero di operazioni; i relativi corrispettivi; più ulteriori informazioni variabili a seconda della tipologia di operazione, quali, ad esempio, dati relativi agli immobili nel caso della locazione. L’Agenzia delle entrate utilizzerà tali dati per effettuare dei controlli fiscali, e verificare la corrispondenza fra quanto inviato dalle piattaforme e quanto dichiarato dall’operatore economico italiano.

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