APPROVATA LA LEGGE DI BILANCIO, IL CONSIGLIO DEI MINISTRI HA VARATO UNA MANOVRA DA 18 MILIARDI DI EURO

Approvata la legge di bilancio, il Consiglio dei ministri ha varato una manovra da 18 miliardi di euro, con una parte rilevante destinata al sostegno delle imprese. Si tratta di un pacchetto che prevede circa 8 miliardi di investimenti diretti nel mondo produttivo, con l’intento di stimolare la crescita economica e l’innovazione. Tra i provvedimenti principali figura il rifinanziamento del credito di imposta per le Zone Economiche Speciali, portato a 2,3 miliardi di euro, una misura che punta a rilanciare le aree meno sviluppate del Paese. Rifinanziata anche la Nuova Sabatini, strumento fondamentale per incentivare l’acquisto di beni strumentali da parte delle piccole e medie imprese, soprattutto in chiave tecnologica. A questi interventi si aggiungono il super e iper ammortamento, con investimenti ammessi per un totale di 4 miliardi di euro, che mirano a sostenere l’innovazione nei processi produttivi attraverso vantaggi fiscali significativi. Il governo ha inoltre annunciato la proroga della sterilizzazione della sugar tax e della plastic tax fino al 2026, una decisione che va incontro alle esigenze delle imprese colpite dall’aumento dei costi produttivi. Tuttavia, secondo Sabato Pecoraro, Presidente Nazionale Fenailp, sebbene la manovra rappresenti un segnale positivo, si poteva fare di più per il settore del terziario, che continua a soffrire per la bassa marginalità e l’aumento dei costi fissi. Le micro e piccole imprese dei servizi, del commercio e del turismo si trovano ancora in difficoltà e attendono misure più specifiche e mirate per affrontare le sfide della modernizzazione e della competitività. Pecoraro ha sottolineato come sarebbe stato opportuno prevedere un sostegno più concreto alla digitalizzazione e alla formazione, strumenti oggi indispensabili per il rilancio del settore. In questo contesto, la speranza è che nel corso dell’attuazione delle misure e nella revisione della politica di coesione si possano trovare ulteriori risorse per rafforzare anche il comparto terziario, cuore pulsante dell’economia italiana.