TRASPORTI: PETIZIONE INTERNAZIONALE CONTRO L’IMPOSIZIONE DEI MEZZI A ZERO EMISSIONI

Il settore dell’autotrasporto internazionale si mobilita contro l’obbligo di acquisto di veicoli a zero emissioni, una misura che molti operatori considerano prematura e potenzialmente dannosa per l’equilibrio economico del comparto. La transizione ecologica nel trasporto merci su strada è un obiettivo condiviso, ma le modalità imposte dalle istituzioni rischiano, secondo le imprese del settore, di compromettere la competitività e la sopravvivenza di migliaia di aziende. L’iniziativa di petizione nasce dalla crescente preoccupazione per i costi elevati dei veicoli elettrici e a idrogeno, per la carenza di infrastrutture di ricarica adeguate e per l’incertezza tecnologica legata alle prestazioni e all’autonomia dei mezzi di nuova generazione. Gli operatori sostengono che la transizione debba avvenire in modo graduale e sostenibile, con incentivi reali e una pianificazione che tenga conto delle diverse esigenze territoriali e operative. Imporre un cambio radicale in tempi stretti, dicono, significa mettere a rischio posti di lavoro, aumentare i costi logistici e ridurre la competitività delle imprese di trasporto europee rispetto a quelle di altri continenti dove le regole sono meno rigide. La petizione vuole richiamare l’attenzione dei decisori politici sulla necessità di un approccio pragmatico, che favorisca la riduzione delle emissioni senza penalizzare il tessuto produttivo. L’autotrasporto resta un pilastro fondamentale per l’economia e per la continuità delle filiere, e la sfida della decarbonizzazione può essere vinta solo attraverso la collaborazione tra pubblico e privato, con soluzioni tecniche mature e tempi realistici di attuazione.

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