PIÙ OMBRE CHE LUCI NEL REPORT ISTAT SUL PAESE .

Un calo dello 0,6% dei residenti e delle nascite, pari a 281mila bebè in meno nell’ultimo anno rispetto al 2023, con il 24,7% della popolazione over 65 e della quale il 23,1% è a rischio di povertà o esclusione sociale ed un livello medio di istruzione ancora basso, considerato che appena il 65% degli italiani, fra i 24 ed i 65 anni, dispone di un diploma a fronte del 79,8% dell’UE.
Questi alcuni fra i dati più significativi del Rapporto annuale dell’Istat sul Paese riferito al 2024 che, nel segnalare poi come le retribuzioni reali siano state inferiori del 10,4% se confrontate con quelle del 2019, riferisce pure che, nell’ultimo ventennio, ciascun lavoratore ha perso il 7,3% del proprio potere d’acquisto.
Fra le poche note positive, invece, l’aumento dell’occupazione, con 352mila unità in più sul 2023, anche se l’80% delle medesime ha riguardato individui over 50, un aspetto questo determinato, in buona parte, dagli effetti della riforma Fornero che ha innalzato il tetto dei requisiti, quanto ad età anagrafica e spessore contributivo, per accedere alla pensione.

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