IL CONSIGLIO DEI MINISTRI APPROVA IL DECRETO SICUREZZA SUL LAVORO

Il Consiglio dei Ministri ha dato l’ok definitivo al nuovo Decreto Sicurezza sul Lavoro, una svolta normativa che promette di rafforzare gli strumenti di tutela per i lavoratori e intensificare i controlli nelle imprese. Il provvedimento introduce misure stringenti per la prevenzione degli infortuni, per responsabilizzare maggiormente datori di lavoro, dirigenti e preposti, e per migliorare la formazione e la vigilanza nei luoghi di lavoro.
Tra le novità più significative c’è l’inasprimento delle sanzioni per violazioni gravi delle norme di sicurezza: il decreto prevede pesanti conseguenze per chi non adotti le misure necessarie a garantire ambienti di lavoro conformi agli standard.
Si punta inoltre a un più efficiente sistema di controlli ispettivi, con
risorse potenziate per le autorità competenti e strumenti digitali per monitorare in tempo reale il rispetto delle disposizioni. Il provvedimento introduce obblighi più stringenti anche per la formazione continua dei lavoratori: non sarà sufficiente una semplice certificazione iniziale, ma sarà necessario dimostrare efficacia nel tempo e aggiornamenti periodici legati ai rischi specifici di mansione.
Un aspetto di rilievo riguarda la responsabilizzazione diretta del datore di lavoro: il decreto ribadisce che egli non potrà delegare integralmente compiti essenziali della sicurezza, specialmente in aziende con elevato rischio operativo. In più, per le imprese operanti in cantieri e ambienti complessi, viene rafforzato l’obbligo di redigere piani operativi e coordinamento ancora più rigorosi, includendo incluso sistemi di tracciamento e accountability interna.
Il nuovo decreto riforma anche le procedure per le segnalazioni e i whistleblower interni: i lavoratori avranno maggiori garanzie per denunciare irregolarità o condizioni di pericolo, con canali protetti e anonimato assicurato. Viene istituito un sistema di segnalazioni centralizzato a livello nazionale, collegato con le autorità ispettive, per agevolare interventi tempestivi.
Secondo il Governo, il provvedimento è concepito per colmare il divario tra norme e realtà applicative: si punta a ridurre veramente il numero di infortuni e malattie professionali, stimolando una cultura della prevenzione attiva piuttosto che reattiva. Le imprese, specialmente le medio-piccole, sono chiamate ad adeguarsi entro scadenze prefissate: gli organi di vigilanza avranno poteri più incisivi per sanzionare chi non rispetta gli obblighi entro i tempi previsti.
Con l’approvazione del decreto si apre ora la fase di attuazione pratica: saranno varati decreti attuativi e linee guida ministeriali per definire tempistiche, modalità operative e strumenti concreti per imprese, consulenti e lavoratori. La posta in gioco è alta: mettere davvero in sicurezza ogni ambiente di lavoro, rendendo operativa una normativa che sinora è stata spesso teorica.
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