CASSAZIONE: LEGITTIMO IL LICENZIAMENTO DEL SINDACALISTA CHE OFFENDE L'AZIENDA SUI SOCIAL

La Corte di Cassazione, con Ordinanza n. 35922 del 22 dicembre 2023, si pronuncia sul licenziamento di un lavoratore sindacalista.  Il lavoratore in questione aveva usato sui social network delle  espressioni offensive sull'azienda in cui lavorava, da qui la decisione di questa di interrompere il rapporto di lavoro intimando il licenziamento.  Il ricorso del lavoratore avverso l'interruzione del rapporto si basa sul ritenere il licenziamento discriminatorio per ragioni di appartenenza sindacale, nonché per aver escluso la scriminante del diritto di critica: la Corte, però, sostiene la legittimità del licenziamento, in quanto la qualifica di sindacalista non è sufficiente per salvarlo dalle espressioni utilizzate, lesive della reputazione aziendale pubblicate sui profili social.

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