AUTOTRASPORTO MERCI: LA FRANCHIGIA NON COPRE LE OPERAZIONI DI CARICO E SCARICO
Nel settore dell’autotrasporto merci, la franchigia rappresenta il periodo di tempo entro il quale il vettore non è considerato in ritardo nell’esecuzione del servizio, ma è importante chiarire che tale periodo non include i tempi necessari per le operazioni di carico e scarico. Queste attività, infatti, rientrano in una fase distinta rispetto al trasporto vero e proprio e sono regolate da principi operativi e contrattuali specifici. La franchigia si riferisce unicamente ai tempi di attesa o alle tolleranze previste per l’arrivo del mezzo, per l’avvio del viaggio o per eventuali ritardi imputabili a fattori esterni, ma non può essere estesa a coprire il tempo impiegato per movimentare le merci. In pratica, il conteggio della franchigia inizia e termina al di fuori delle fasi operative di carico e scarico, che restano a carico delle parti secondo gli accordi contrattuali e le consuetudini di settore. Questa distinzione è fondamentale per evitare equivoci nella determinazione dei costi, delle responsabilità e dei tempi di sosta. Se, ad esempio, il veicolo giunge al luogo di carico e deve attendere per cause non dipendenti dal vettore, tale tempo può rientrare nella franchigia; al contrario, le operazioni materiali di carico e scarico, essendo attività operative e non di attesa, non possono essere considerate parte della franchigia. Ciò assume rilievo anche ai fini del calcolo degli eventuali indennizzi o dei supplementi dovuti per soste prolungate, poiché un’errata interpretazione potrebbe generare contenziosi tra committente e trasportatore. La corretta gestione dei
tempi di franchigia e delle operazioni accessorie garantisce maggiore trasparenza nei rapporti contrattuali e contribuisce a un’organizzazione più efficiente della catena logistica, evitando ritardi, disguidi e costi non giustificati.