VARATO IL DEF, CRESCITA DEL PIL ATTORNO ALL’1%

 

 

Via libera ieri, da parte del Consiglio dei Ministri, al Def, il Documento di economia e finanza del Governo che va a fotografare le dinamiche di crescita e lo scenario economico, attuali e prossimi, del nostro Paese.

Fra le misure di maggior rilievo incluse nel testo, i 3 miliardi di Euro per l’abbattimento del cuneo fiscale dei redditi medio-bassi dei dipendenti.

Quanto ai trend, il Pil, a fine 2023, farà registrare una crescita attorno all’1%, il disavanzo pubblico sarà del 4,5%, il rapporto tra debito e lo stesso Pil si attesterà al 142,1% mentre, la pressione fiscale, sarà del 43,3%, con l’obiettivo di ridurla al 42,7% entro il 2026.

Allargando il focus, secondo invece il FMI, il Fondo Monetario Internazionale, a livello globale, la crescita economica, nei prossimi cinque anni, non supererà il 3% mentre, per quanto concerne l’UE, le prospettive si annunciano ben più modeste (+ 0,8%).

Le dinamiche espansive saranno infatti da scrivere in gran parte alle performance di India e Cina che, a fine anno, avranno fatto registrare un incremento del Pil, rispettivamente, del 5,9% e 5,2%.

 

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