SORPASSOMETRO PER I TIR: REGOLE, FUNZIONAMENTO E MULTE PER L’AUTOTRASPORTO

La sicurezza stradale è da anni al centro delle politiche europee e nazionali. Tra le misure adottate per ridurre gli incidenti e migliorare la fluidità della circolazione spicca il cosiddetto sorpassometro, un sistema di controllo elettronico pensato per monitorare i sorpassi effettuati dai mezzi pesanti, in particolare tir e autoarticolati.
Questo dispositivo è stato introdotto per contrastare una delle infrazioni più comuni in autostrada: il sorpasso irregolare o in tratti vietati, che può rallentare notevolmente il traffico e, nei casi peggiori, creare situazioni di grave pericolo. Il funzionamento è semplice: grazie a telecamere ad alta definizione e sensori collegati alla rete di controllo, il sorpassometro rileva quando un camion effettua il cambio di corsia e misura il tempo impiegato per completare la manovra. Se il veicolo supera i limiti previsti o sorpassa in aree vietate, la violazione viene registrata e inviata in automatico alla polizia stradale.
Le multe possono essere salate: si parte da sanzioni amministrative superiori ai 100 euro, con la decurtazione di punti dalla patente, fino alla sospensione del titolo di guida nei casi più gravi o in presenza di recidiva. L’obiettivo non è solo sanzionare, ma anche disincentivare comportamenti rischiosi che mettono a repentaglio sia gli autotrasportatori stessi sia gli automobilisti.
Il sorpassometro, quindi, si inserisce in una strategia più ampia di modernizzazione dei controlli, accanto a tutor e autovelox, contribuendo a una viabilità più sicura ed efficiente.