PIÙ FLESSIBILITÀ DALL’EUROPA SULLE “CASE GREEN”

Sono stati rivisti, da parte di Bruxelles, i paletti legati alle classi energetiche degli edifici, una normativa volta a contribuire al taglio del 55% entro il 2030 delle emissioni ritenute nocive. Le nuove disposizioni, ancora da formalizzare, dovrebbero recare tempistiche più lunghe di adeguamento e meno vincoli. La direttiva comunitaria prevedeva che i nuovi edifici avrebbero dovuti essere ad impatto 0 a partire dal 2028 mentre, per gli altri manufatti residenziali, sarebbe stata obbligatoria la ristrutturazione per rientrare nella classe E entro il 2030 e nella D non oltre il 2033. Per gli immobili invece non residenziali e pubblici, la scadenza era fissata al 2027 per la prima fascia e al 2030 per la seconda.