LE ISTRUZIONI DEL MISE SULLA NUOVA SABATINI 2022.

La nuova Sabatini 2022 è una forma di investimento erogata annualmente mediante quote, gestita direttamente dal MISE. La legge di Bilancio 2022 ha reintrodotto il limite di finanziamento a 200.000 euro.

Il Ministero dello Sviluppo Economico è recentemente intervenuto con una circolare n. 696 del 17 marzo 2022 per fornire alcune istruzioni operative concernenti le modifiche introdotte dall’art.1 comma 48 della legge 234/2021 (Legge di bilancio 2022). La norma in questione ha ripristinato l’erogazione di quote annuali, un contributo che prende il nome di “Nuova Sabatini”, come prevista all’art.2 comma 4 del DL 69/2013.

Tramite suddetto provvedimento, il Ministero dello Sviluppo Economico chiarisce le modalità di erogazione dell’agevolazione, tramite il quale si consente più facilmente l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.

Lo ha specificato il MISE nella circolare direttoriale n. 696 del 17 marzo 2022.

La nuova Sabatini 2022, dunque, è una forma di finanziamento, la quale può essere erogata per specifiche operazioni economiche.

La misura Beni strumentaliNuova Sabatini, è l’agevolazione, che viene direttamente gestita dal Ministero dello sviluppo economico e rivolta alle PMI per sostenere gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware e software e tecnologie digitali.

Vediamo cosa c’è da sapere sul punto.

COS’È LA C.D. NUOVA SABATINI?

Il Ministero dello Sviluppo Economico è recentemente intervenuto con una circolare n. 696 del 17 marzo 2022 per fornire alcune istruzioni operative concernenti le modifiche introdotte dall’art.1 comma 48 della legge 234/2021 (Legge di bilancio 2022). La norma in questione ha ripristinato l’erogazione di quote annuali, un contributo che prende il nome di “Nuova Sabatini”, come prevista all’art.2 comma 4 del DL 69/2013.

Tramite suddetto provvedimento, il Ministero dello Sviluppo Economico chiarisce le modalità di erogazione dell’agevolazione, tramite il quale si consente più facilmente l’accesso al credito delle imprese e accrescere la competitività del sistema produttivo del Paese.

Lo ha specificato il MISE nella circolare direttoriale n. 696 del 17 marzo 2022.

È proprio la Legge di Bilancio 2022 che ha reintrodotto predetto strumento. La quota dell’agevolazione è un contributo statale concesso per i finanziamenti relativi ad investimenti in beni strumentali, che torna ad essere erogata in quote annuali.

Il contributo potrà essere riconosciuto ai beneficiari in un’unica soluzione, nei limiti delle risorse disponibili, solamente nel caso in cui la richiesta di finanziamento non sia superiore a un importo di 200.000 euro.

COSA FINANZIA LA NUOVA SABATINI 2022?

La nuova Sabatini 2022, dunque, è una forma di finanziamento, la quale può essere erogata per specifiche operazioni economiche.

La misura Beni strumentaliNuova Sabatini, è l’agevolazione, che viene direttamente gestita dal Ministero dello sviluppo economico e rivolta alle PMI per sostenere gli investimenti per acquistare o acquisire in leasing macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware e software e tecnologie digitali. Infatti, essa è in genere stanziata per l’acquisto di:

  • nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”,

  • attrezzature industriali e commerciali

  • altri beni” ovvero spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità)

  • a software e tecnologie digitali.

Invece, non è possibile finanziare con la Sabatini l’acquisto di terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”

Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:

  • autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito;

  • correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa

CHI PUÒ BENEFICIARNE?

La nuova Sabatini, quindi, fa riferimento ad una quota di finanziamento erogata annualmente. Possono beneficiarne le micro, piccole e medie imprese (PMI) che alla data di presentazione della domanda:

  • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese o nel Registro delle imprese di pesca sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;

  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea

  • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà;

  • sono residenti in un Paese estero purché provvedano all’apertura di una sede operativa in Italia entro il termine previsto per l’ultimazione dell’investimento.

LIMITI E TEMPISTICHE

La circolare n. 696 del MISE, come dicevamo poc’anzi, è intervenuta al fine di offrire alcuni chiarimenti circa le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2022. La manovra finanziaria, infatti, ha ripristinato anche il limite massimo di 200.000 euro per il pagamento erogato in un’unica soluzione.

Tale limite, era già stato ritoccato dal decreto Semplificazioni n. 76/2020 del 17 luglio 2020 che era intervenuto al fine di agevolare la concessione dell’erogazione, raddoppiando il limite precedente.

Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2021 l’importo massimo erogabile in una quota unica è stato cancellato, rendendo di fatto la misura della Nuova Sabatini di gran lunga più conveniente per le imprese.

Con la circolare del 17 marzo 2022, il MISE fa chiarezza sui periodi in cui è prevista l’erogazione del contributo in un’unica soluzione.

Periodo presentazione domanda

Importo

Dal 1° maggio 2019 e fino al 16 luglio 2020

nel caso in cui l’importo del finanziamento deliberato in favore della PMI non è superiore a 100.000,00 euro (articolo 20, comma 1, lettera b), del decreto Crescita)

Dal 17 luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2020

nel caso in cui l’importo del finanziamento deliberato in favore della PMI non è superiore a 200.000,00 euro (articolo 39, comma 1, del decreto Semplificazioni)

Dal 1° gennaio 2022

nel caso in cui l’importo del finanziamento deliberato in favore della PMI non è superiore a 200.000,00 euro (legge 234/2021)

 

In base alla convenzione tra MISE, ABI e Cassa Depositi e Prestiti, tali erogazioni provengono direttamente dagli intermediari finanziari.

Il finanziamento può esser però sostenuto mediante il “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese” fino all’80 per cento dell’ammontare del finanziamento stesso, deve essere:

-di durata non superiore a 5 anni;

-di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro;

-interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.

Le PMI sono tenute a completare l’investimento entro dodici mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento, pena la revoca dell’agevolazione.

Modifiche Concernenti La Presentazione Dell’istanza

È possibile presentare istanza di accesso all’erogazione mediante il modello che è presente sul sito del MISE.

I nuovi interventi operati poi dalla Legge di Bilancio 2022 hanno inciso anche sulla presentazione della domanda.


Infatti, come chiarito dalla circolare in esame, non più necessario procedere alla trasmissione del c.d. l’allegato 8 alla circolare 15 febbraio 2017
.

Dunque, a partire dalla data di pubblicazione del provvedimento stesso, per le richieste di erogazione della prima quota o della quota unica di contributo concesso a fronte della realizzazione di investimenti 4.0.

Nel caso in cui gli stessi riguardino l’acquisto o l’acquisizione in leasing di beni materiali previsti nella prima sezione dell’allegato 6/A, le imprese non saranno più tenute alla trasmissione di apposito allegato relativo alla dichiarazione di interconnessione e integrazione dei beni agevolati.

Invece, potranno attestare le medesime caratteristiche dei beni direttamente nella richiesta unica di erogazione (modulo RU) secondo le modalità previste al punto 13.4 della circolare 15 febbraio 2017, n. 14036 e ss.mm.ii.

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