CONTRATTI A TERMINE, SALTA IL LIMITE AI RISARCIMENTI

Nel decreto Salva infrazioni tornano i risarcimenti potenzialmente illimitati per i contratti a termine dichiarati illegittimi e trasformati dal giudice a tempo indeterminato. Il Decreto Legge Salva infrazioni Ue, approvato in questi giorni dal Consiglio dei ministri e in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, tra le varie modifiche legislative in tema di lavoro, reintroduce risarcimenti potenzialmente illimitati per i contratti a termine dichiarati illegittimi e trasformati dal giudice a tempo indeterminato. La modifica riguarda in particolare l’articolo 28, commi 2 e 3, del Decreto Legislativo n. 81 del 2015 (uno dei principali attuativi del Jobs Act) che aveva introdotto limitazioni all'indennità risarcitoria per i lavoratori nei casi in cui i contratti a termine si fossero protratti oltre i limiti di legge, Vediamo i maggiori dettagli in attesa della conferma della novità. LE NOVITÀ E LA NORMATIVA PRECEDENTE La modifica, che ha già sollevato alcuni dubbi tra gli esperti della materia, prevede che il lavoratore potrà ottenere un risarcimento superiore alle 12 mensilità previste attualmente, qualora dimostri di aver subito un "maggior danno". Questa modifica potrebbe avere un impatto rilevante, soprattutto in relazione alle illegittimità delle proroghe e dei rinnovi contrattuali superiori ai 12 mesi, ora che le causali per le proroghe, differenziate nei vari CCNL, sono state reintrodotte e i rischi di contenzioso sono aumentati. La normativa precedente, introdotta nel 2015, prevedeva che in caso di utilizzo illecito del contratto a termine, oltre all'obbligatoria trasformazione in contratto a tempo indeterminato, il lavoratore avesse diritto ad o un indennizzo tra 2,5 e 12 mensilità, importo riducibile del 50% in presenza di previsioni deI CCNL di settore, in materi. Tuttavia, l'Europa ha giudicato queste disposizioni insufficientemente dissuasive per i datori di lavoro e ha aperto la procedura di infrazione. La nuova normativa messa in campo dal Governo per evitare la sanzione europea, elimina il limite delle 12 mensilità aprendo a risarcimenti teoricamente illimitati. Si tornerebbe dunque a una situazione simile a quella pre-Jobs Act, in cui le controversie si prolungavano a volte artatamente per ottenere risarcimenti più alti. Il professor Arturo Maresca, Ordinario di diritto del lavoro ha auspicato una revisione della norma prima della pubblicazione suggerendo di mitigare i potenziali rischi con: • l'introduzione di un termine nell'avvio dei contenziosi e • di considerare la ricerca attiva di un nuovo impiego da parte del lavoratore nel calcolo del maggior danno.

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