"TAGLIO IVA SUL FOOD IN SVEZIA: IL GOVERNO PUNTA A RIDURRE I COSTI PER I CONSUMATORI"

Il governo svedese ha annunciato una misura destinata a impattare direttamente sulle tasche dei cittadini: l’IVA sugli alimenti sarà ridotta dal 12% al 6%. L’iniziativa, che entrerà in vigore nei prossimi mesi, ha l’obiettivo di rendere più accessibili i prodotti alimentari e di sostenere le famiglie di fronte all’aumento generale dei prezzi.
Secondo le stime delle autorità, la riduzione dell’imposta dovrebbe tradursi in un calo tangibile dei prezzi nei supermercati e nei negozi di alimentari, anche se l’effettiva riduzione varierà a seconda dei rivenditori e delle categorie di prodotti. Il governo ha sottolineato che la misura non si limita a un intervento economico: è anche un segnale politico forte, volto a rafforzare il potere d’acquisto dei consumatori e a stimolare la domanda interna.
Gli esperti di economia, tuttavia, avvertono che l’effetto sui prezzi potrebbe non essere uniforme. Alcune catene potrebbero decidere di assorbire solo parzialmente la riduzione dell’IVA, mentre altre potrebbero traslarla integralmente sui clienti. Inoltre, la misura potrebbe avere ripercussioni sul bilancio statale: una minore entrata fiscale implica la necessità di compensazioni in altri settori o tagli di spesa.
Nonostante le possibili criticità, la decisione è stata accolta con favore dai consumatori, che vedono nella riduzione dell’IVA un aiuto concreto per affrontare il carovita. Il governo svedese, da parte sua, ha assicurato monitoraggio costante e interventi correttivi se i benefici non dovessero tradursi in un reale calo dei prezzi sugli scaffali.
Con questa mossa, la Svezia si unisce ad altri Paesi europei che, in momenti di difficoltà economica, hanno scelto di intervenire sulle imposte sui beni di prima necessità per sostenere le famiglie. Resta da vedere quanto durerà questa politica e quale sarà l’impatto effettivo sul mercato alimentare.

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