NUOVA ADESIONE AL CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE DOPO LA DECADENZA: LE REGOLE

Il Concordato preventivo biennale rappresenta uno strumento di tutela per i lavoratori autonomi e le piccole imprese, consentendo di sospendere temporaneamente le azioni esecutive dei creditori e riorganizzare il proprio debito. Tuttavia, cosa accade quando si decade da questo beneficio e si desidera tentare una nuova adesione?
La decadenza dal Concordato preventivo biennale può verificarsi per diverse ragioni: inosservanza degli obblighi di comunicazione, mancato pagamento delle rate concordate o rilevanti irregolarità nella gestione del piano di rientro. Quando ciò avviene, il beneficiario perde i vantaggi legati alla sospensione delle azioni esecutive, tornando a essere pienamente esposto ai creditori.
Nonostante la decadenza, la normativa non vieta esplicitamente di presentare una nuova richiesta di adesione al Concordato. Tuttavia, l’istanza successiva sarà valutata con maggiore attenzione dall’autorità competente. I fattori principali considerati includono la ragione della decadenza precedente, la buona fede dimostrata e la capacità di proporre un nuovo piano realistico e sostenibile.
È fondamentale, quindi, per chi intende ripresentare domanda, analizzare con attenzione le criticità del precedente piano. Un approccio prudente prevede la ristrutturazione del debito in modo più graduale, la puntualità nei versamenti e una completa trasparenza nei confronti dei creditori. Inoltre, potrebbe essere utile il supporto di consulenti legali o fiscali specializzati, in grado di guidare nella predisposizione di un piano conforme alle disposizioni di legge e maggiormente accettabile per i creditori.
Va ricordato che il Concordato preventivo biennale non è un semplice strumento di rinvio dei debiti: la sua efficacia dipende dalla capacità di rispettare gli impegni assunti. Una nuova adesione dopo decadenza richiede quindi un approccio più rigoroso e realistico, evitando di incorrere nuovamente in situazioni che possano pregiudicare la possibilità di ottenere protezione legale.
Quindi, decadere dal Concordato non chiude definitivamente la porta: è possibile presentare una nuova istanza, ma solo con un piano solido e un comportamento diligente, capace di convincere autorità e creditori della reale possibilità di adempimento. Solo così il Concordato può tornare a rappresentare uno strumento efficace di tutela e ristrutturazione del debito.

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