LA LEGITTIMAZIONE DEL SINDACATO VA SEMPRE PROVATA E PUÒ ESSERE CONTESTATA IN OGNI FASE DEL GIUDIZIO

La controversia oggetto d'esame riguarda la violazione dell'obbligo di attivare la procedura di informazione e consultazione sindacale prevista dal contratto collettivo in caso di trasferimenti collettivi, e quindi la lesione del diritto del sindacato a partecipare al confronto preventivo sulle scelte organizzative dell'impresa, configurando una condotta antisindacale ai sensi dell'art. 28 della Legge n. 300/1970. La Suprema Corte, investita della questione con l'Ordinanza n. 26612 del 2 ottobre 2025, ha affermato che la legittimazione del sindacato ad agire per comportamento antisindacale ex art. 28 della Legge n. 300/1970 non è mai presunta. Essa infatti deve essere provata, e la sua contestazione può essere sollevata o rilevata d'ufficio in qualsiasi momento del processo.

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