L’OMESSA COMUNICAZIONE DEL PUC AL DATORE DI LAVORO PUÒ COMPORTARE LA PERDITA DEL TRATTAMENTO DI MALATTIA?

Nel caso in esame, il CCNL applicabile prevedeva a carico del lavoratore un adempimento aggiuntivo, ossia la comunicazione per iscritto del numero di protocollo identificativo del certificato di malattia al datore di lavoro. Non avendo la lavoratrice adempiuto a detto obbligo, il datore di lavoro le aveva trattenuto integralmente il relativo trattamento, equiparando l'omissione alla totale carenza di giustificazione della malattia. Non è però dello stesso avviso la Cassazione, che con l'Ordinanza n. 20585 del 22 luglio 2025 evidenzia che, pur essendo poco chiara la disposizione contenuta nel CCNL, l'omissione della dipendente costituisce una “mera irregolarità formale”, posto l'adempimento a tutti gli altri oneri a suo carico, come la tempestiva comunicazione dell'assenza al datore, la visita medica e la trasmissione telematica del certificato all'INPS. La perdita del trattamento di malattia, infatti, non può essere stabilita in via unilaterale dal datore di lavoro attraverso una disposizione interna, ma deve fondarsi su una norma collettiva o di legge.

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