BUONI PASTO: IN ARRIVO L’ESENZIONE FISCALE FINO A 10 EURO

Il mondo dei buoni pasto potrebbe presto registrare una novità significativa per lavoratori e aziende: è allo studio l’introduzione di un’esenzione fiscale fino a 10 euro. Attualmente, i buoni pasto godono di un regime agevolato, ma il tetto esentasse varia in base alle normative vigenti e alla tipologia di buono, cartaceo o digitale. La nuova proposta punta a uniformare e semplificare il sistema, rendendo più conveniente sia per i dipendenti che per i datori di lavoro la fruizione di questo strumento.
L’idea alla base della misura è duplice: da un lato favorire il potere d’acquisto dei lavoratori, dall’altro alleggerire gli oneri fiscali delle aziende. In pratica, i buoni pasto fino a 10 euro giornalieri non sarebbero più soggetti a imposizione fiscale, permettendo così ai dipendenti di utilizzare l’intero valore del buono senza decurtazioni. Per le imprese, invece, il vantaggio consiste in una
riduzione del carico contributivo sui buoni distribuiti, rendendo lo strumento più accessibile anche per le realtà di piccole dimensioni.
Secondo fonti interne al Ministero dell’Economia, la misura rientrerebbe in un più ampio programma di interventi destinati a sostenere il reddito dei lavoratori e incentivare il consumo interno. L’esenzione fiscale fino a 10 euro rappresenterebbe un passo concreto in questa direzione, offrendo un beneficio immediato e facilmente percepibile. La proposta, al momento, è allo studio e potrebbe essere definita nei prossimi mesi, con l’obiettivo di includerla in una prossima legge di bilancio.
Gli operatori del settore accolgono la notizia con favore, sottolineando come un aumento del tetto di esenzione possa stimolare l’uso dei buoni pasto anche nei piccoli esercizi commerciali, spesso esclusi dai grandi circuiti di distribuzione. In più, la semplificazione delle regole fiscali aiuterebbe a ridurre il contenzioso e gli adempimenti burocratici, rendendo più chiaro e immediato l’utilizzo dei buoni sia per i dipendenti che per le aziende.
Non mancano però alcune criticità: l’adeguamento delle procedure contabili e il controllo sull’effettivo utilizzo dei buoni potrebbero richiedere una fase di transizione. Inoltre, resta da definire se l’esenzione sarà applicabile indistintamente a tutti i tipi di buoni, o se saranno previsti limiti specifici per alcune categorie.
In ogni caso, l’eventuale introduzione dell’esenzione fiscale fino a 10 euro rappresenta un segnale concreto di attenzione al lavoro e al sostegno del reddito, con possibili riflessi positivi sul mercato dei consumi e sulla qualità della vita dei lavoratori. L’ipotesi, se confermata, potrebbe diventare realtà già nel breve periodo, modificando in modo significativo le regole attuali e offrendo una maggiore certezza agli operatori del settore.