ASSUNZIONE DONNE SVANTAGGIATE DI QUALSIASI ETÀ: QUANDO SPETTA L’ESONERO CONTRIBUTIVO

Il decreto Coesione ha previsto uno sgravio contributivo totale per i datori di lavoro del settore privato che assumono lavoratrici di qualsiasi età dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025. In particolare, le lavoratrici devono essere prive di un impiego regolarmente retribuito e assunte con contratto subordinato a tempo indeterminato. L’esonero non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente ma è compatibile, senza alcuna riduzione, con la maggiorazione del costo ammesso in deduzione in presenza di nuove assunzioni prevista dall’art. 4 del D.Lgs. n. 216/2023. Per la fruizione il datore di lavoro dovrà rispettare i princìpi generali di fruizione degli incentivi. Cosa manca per la piena operatività della misura? Nel decreto Coesione (D.L. n. 60/2024) è stato previsto, per i datori di lavoro, un esonero contributivo in caso di assunzione, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, di lavoratrici di qualsiasi età. L’incentivo, programmato nel periodo dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025, riguarda, da una parte, solo i datori di lavoro del settore privato, e dall’altra le lavoratrici prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi e le lavoratrici prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, qualora residenti in una delle Regioni rientranti nell’area ZES Sud e cioè nella Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna). Così come per il bonus under 35, previsto sempre dal decreto Coesione, anche il bonus donne è stato realizzato non tenendo conto di un altro incentivo già presente nel novero delle agevolazioni in caso di assunzione di personale dipendente. Si tratta dell’incentivo per donne svantaggiate, previsto dall’ art. 4, commi da 8 a 11, della Legge n. 92/2012. Il nuovo bonus va, parzialmente, a cannibalizzare tale incentivo, rendendo anche più complessa la decisione dell’azienda sull’agevolazione da richiedere. Si ricorda, altresì, che la misura, per la sua attivazione, è subordinata all’autorizzazione della Commissione UE.

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