UE AL LAVORO SUL PREZZO DEL GAS
Anche se Germania, Austria e Paesi Bassi hanno già dichiarato la loro opposizione, l’accordo legato al tetto dinamico al prezzo del gas, potrebbe comunque concretizzarsi in tempi piuttosto contenuti.
Secondo quanto dichiarato da Bruxelles, la decisione infatti non potrà essere subordinata a veti, né necessiterà di un consenso unanime, in quanto l’ultima parola spetterà ai Governi dei singoli Paesi membri.
L’azione, sostenuta anche dalla Presidente Ursula von der Leyen, si svilupperebbe in più direzioni. Tra queste, la definizione di un nuovo indice di riferimento per il mercato del gas naturale liquefatto, anticipato appunto da un limite di prezzo dinamico da applicare su tutte le transizioni di Ttf di Amsterdam, di un meccanismo ad hoc per scongiurare una repentina volatilità dei listini e la creazione di un hub per l’acquisto coordinato del gas stesso.
Ulteriori misure includerebbero il rafforzamento dei rapporti, in tema di energia, fra i vari Paesi comunitari, comunque un contenimento dei consumi e l’utilizzo, in caso di necessità, da parte delle nazioni in particolare difficoltà, dei fondi di coesione del bilancio UE 2014/2020 non ancora spesi che andrebbero usati per sostenere le piccole e medie imprese dei rispettivi tessuti produttivi.