COS'È E COME RICHIEDERE IL BONUS PSICOLOGO

Il bonus psicologo è un contributo previsto per chi deve curare disturbi depressivi o legati ad ansia e stress, lo prevede il Milleproroghe fino a un massimo di 600 euro a persona e in presenza di redditi inferiori a 50.000 euro.

 

BONUS PSICOLOGO 2022

Il Bonus psicologo, uscito dalla manovra di bilancio del 2022, è stato poi contemplato dal Milleproroghe, convertito definitivamente in legge il 24 febbraio 2022 dopo l'approvazione da parte del Senato.

 

Lo ha previsto il comma 3 dell'art. 1 quater del testo contenete "Disposizioni in materia di potenziamento dell'assistenza a tutela della salute mentale e dell'assistenza psicologica e psicoterapica)".

Bonus saltato dalla legge di bilancio

Nella Manovra 2022 era stato proposto un Bonus Salute Mentale da 50 milioni di euro per aiutare economicamente le persone che avessero deciso di rivolgersi a uno psicologo, uno psicanalista, uno psichiatra, uno psicoterapeuta. Una proposta che aveva messo d'accordo tutti, maggioranza e opposizione, e che era stata appoggiata pubblicamente da tutti i principali gruppi parlamentari: Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia, Italia Viva e Liberi e Uguali.

 

L'accordo tra le forze politiche però non era servito, l'Esecutivo infatti non aveva più inserito il bonus nella Legge di Bilancio. Secondo i numeri dell'Istituto Piepoli, nel corso del 2021, il 27,5% dei pazienti che avevano intenzione d'iniziare un percorso di salute mentale non avevano potuto farlo per ragioni economiche. Mentre il 21% era stato costretto a interromperlo.

LA PETIZIONE SUL BONUS PSICOLOGO

La proposta era divenuta oggetto quindi di una petizione da parte di Change.org, per evitare che fosse messa da parte.

La petizione, registrata da Francesco Maesano, chiedeva all'Esecutivo l'inserimento del bonus nel primo provvedimento utile "per andare incontro a un'esigenza immediata e pressante. Oltre a realizzare un investimento vero e sensato sul capitale umano e sul benessere personale e in comunità delle persone."

La proposta in origine prevedeva due bonus: uno iniziale da 150 euro una tantum slegato dall'ISEE l'altro progressivo: 1.600 euro annui per Isee da 0 a 15.000, 800 euro annui per ISEE da 15000 a 50000 e 400 euro annui per ISEE da 50000 a 90000. Non un "investimento sostitutivo rispetto al servizio pubblico, che pure andrebbe potenziato, ma una risposta di civiltà rispetto ai tantissimi che si rivolgono ai professionisti nel silenzio e nell'assenza di qualsiasi tipo di sostegno". Fatta questa premessa doverosa per comprendere la ratio della misura, vediamo come funziona e a chi spetta il bonus psicologo 2022.

BONUS PSICOLOGO: IMPORTO E REQUISITI REDDITUALI

Il Bonus psicologo per il 2022 è un contributo che erogano le Regioni e le Province autonome (che però fanno confluire le risorse all'Inps) e che è stato pensato a causa dell'aumento, nel periodo della Pandemia, di casi di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica.

Si tratta di una misura prevista per dare un aiuto economico a quanti devono sostenere le spese necessarie a sedute di psicoterapia presso psicologi privati iscritti regolarmente all'albo degli psicoterapeuti.

Il decreto attuativo del Ministero della Salute del 31 maggio 2021, pubblicato sulla Gu del 27 giugno 2022 , è intervenuto per fornire indicazioni su importi, domande e requisiti per richiederlo.

Solo chi ha un ISEE fino ai 50.000 euro può richiedere il bonus psicologo. Previste tre fasce di reddito a cui corrispondono bonus di diversa entità:

  • 600 euro per coloro che hanno un ISEE sotto i 15.000 euro annui;

  • 400 euro per chi è titolare di un ISEE compreso tra i 15.000 e i 30.000 euro annui;

  • 200 euro per chi ha un reddito ISEE compreso tra € 30.000 e i 50.000 euro annui.

A CHI SPETTA IL CONTRIBUTO PER LA TERAPIA

Il bonus psicologo spetta alle persone che presentano un ISEE non superiore i 50.000 euro "in condizione di depressione ansia stress e fragilità psicologica a causa dell'emergenza pandemica e della conseguente crisi socio economica, che siano nella condizione di beneficiare di un percorso psicoterapeutico."

Il decreto del Ministero della Salute precisa inoltre che il bonus e fruibile "per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia presso specialisti privati regolarmente iscritti nell'albo degli psicoterapeuti, nell'ambito dell'albo degli psicologi, che abbiano comunicato l'adesione all'iniziativa al Consiglio Nazionale degli Ordini degli Psicologi. Spetta infatti a tale consiglio il compito di trasmettere all'Inps l'elenco dei nominativi dei professionisti aderenti all'iniziativa, che è consultabile dai beneficiari in una sezione riservata della piattaforma dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.

COME RICHIEDERE IL BONUS PSICOLOGO 2022

La data di avvio del bonus verrà resa nota sul sito del Ministero della Salute e dell'Inps nel termine di 30 giorni dalla pubblicazione del decreto del Ministero della salute sulla Gazzetta Ufficiale, ossia entro il 27 luglio 2022. Si avranno quindi 60 giorni di tempo per fare domanda.

Per l'inoltro della domanda si dovrà accedere alla piattaforma con le credenziali SPID, CIE, CNS o procedere avvalendosi del contact center.

Inseriti i dati verranno fornite in automatico le dichiarazioni sostitutive di autocertificazione. DSU valida e ISEE basso saranno i criteri di priorità per l'accoglimento, visto che per il 2022 sono stati stanziati 10 milioni di euro.

Accolta la domanda il richiedente riceverà un codice univoco da utilizzare entro 180 giorni, decorsi i quali, in caso di mancato utilizzo, la domanda verrà annullata.

Il Codice univoco è fondamentale perché deve essere trasmesso al professionista a cui chiedere la prestazione, che a sua volta accede al portale dell'INPS, verifica la disponibilità della quota per la prestazione dovuta e se tutto è in regola fissa all'appuntamento al richiedente per la terapia.

Eseguita la prestazione il professionista, che è tenuto ad autenticarsi sulla piattaforma Inps tramite Spid, CIE o CNS, emette fattura e indica il codice univoco. L'istituto comunica poi al richiedente l'importo utilizzato e quanto residua.

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