ASSUNZIONI: OK IN CDM AI NUOVI OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE
Il Governo ha approvato ieri il decreto che recepisce la direttiva europea sulla comunicazione obbligatorie ai lavoratori sulle condizioni di lavoro.
Nuovi adempimenti a carico dei datori di lavoro, in arrivo. Li prevede un decreto legislativo approvato definitivamente dal Governo per il recepimento della Direttiva europea Trasparenza (N. 1152 2019), che deve essere raggiunta in Parlamento entro il 1°agosto 2022.
La Direttiva prevede misure che vogliono garantire a tutti i lavoratori sul territorio dell'Unione la giusta conoscenza dei propri diritti e delle condizioni di lavoro a cui vanno incontro al momento della firma del contratto.
I datori di lavoro saranno quindi tenuti a fornire contestualmente al contratto di lavoro le informazioni ad esso collegate, senza rimandare semplicemente ai contratti collettivi. Se il principio è senz'altro condivisibile le modalità potrebbero creare qualche problema nella pratica quotidiana di lavoratori e consulenti. Gli obblighi saranno applicabili infatti a tutti i rapporti anche "non standard" come afferma il comunicato del ministero del lavoro di ieri sera affinché beneficino di "maggiore prevedibilità e chiarezza in materia di trasparenza delle informazioni sul rapporto di lavoro e sulle condizioni di lavoro".
OBBLIGHI DI COMUNICAZIONE: CHI È INTERESSATO.
La nuova disciplina si dovrà applicare, secondo lo schema di decreto a:
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tutti i contratti di lavoro subordinato, ovvero contratti a tempo indeterminato e a termine, part time, intermittenti
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rapporti di lavoro in somministrazione
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rapporti di collaborazione coordinata e continuativa,
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contratti di prestazione occasionale,
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contratti dei lavoratori marittimi, della pesca e dell'agricoltura
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contratti di lavoro domestico.
Non sono compresi negli obblighi:
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rapporti autonomi
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lavoro occasionale di durata pari o inferiore a una media di tre ore a settimana in quattro settimane consecutive), i
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rapporti di agenzia,
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lavoro nell’impresa familiare.
DIRETTIVA TRASPARENZA LAVORO: COSA ANDRÀ COMUNICATO
Nell'informativa ai lavoratori dovranno trovare spazio i seguenti elementi:
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tipologia contrattuale,
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nome dell'azienda e sede di lavoro,
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data di inizio e fine, se a termine, il periodo di prova
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inquadramento contrattuale (categoria, livello e qualifica o, in alternativa, la descrizione sommaria del lavoro)
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orario ordinario di lavoro
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ferie permessi e congedi retribuiti
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obblighi formativi connessi al rapporto di lavoro
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dettagli della retribuzione e contributi previdenziali e assicurativi connessi
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riferimento al contratto collettivo nazionale applicato al rapporto di lavoro, con l’indicazione delle parti che lo hanno sottoscritto, ed eventuali contratti di secondo livello (territoriali e/o aziendali) collegati
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dettagli specifici in caso di missioni all'estero
In caso di prestazioni organizzate da sistemi automatizzati o digitali vanno spiegati inoltre i dettagli delle procedure
L'ENTRATA IN VIGORE E LE SANZIONI PREVISTE
Le novità si applicheranno esclusivamente ai rapporti di lavoro che saranno instaurati dopo l’entrata in vigore del provvedimento di recepimento della direttiva Ue 2019/1152.
Sono previste specifiche sanzioni irrogate dall'ispettorato del lavoro competente per territorio se il datore di lavoro omette di dare le informazioni ai lavoratori o per informative incomplete o in ritardo
La sanzione ordinaria andrà da 250 a 1.500 euro per ogni lavoratore interessato ma potranno essere introdotte ulteriori specificazioni.