“VOLANO I PREZZI DI CARBURANTE E GRANO, È QUESTO IL DANNO PIÙ IMMEDIATO DEL CONFLITTO TRA RUSSIA E UCRAINA CHE STA PREOCCUPANDO IL MONDO INTERO.”
Lo afferma il Presidente della Fenailp Nazionale, Sabato Pecoraro.
“Profondo rosso per la Borsa di Milano con un balzo dei prezzi delle materie prime con un peggioramento degli indici azionari. La guerra in Ucraina e le sanzioni alle Russia stanno creando disagi al mercato internazionale che portano a rincari di numerosi prodotti. In Italia sono in aumento le bollette di luce e gas e i costi di benzina e pasta.
Il prezzo della pasta, insieme a tutti i prodotti a base cereale, ha già superato il 10% a cui si aggiunge anche il pane il cui costo potrebbe crescere del 30%.
Anche il settore degli allevamenti sta subendo dei danni per la mancanza del mais che l’Italia importa per il 53% dall’Ucraina.
Per non parlare del settore dei trasporti con il petrolio che ha superato il +7% e la benzina che ha sfondato la soglia di 2,1 euro a litro e con un effetto immediato sui prezzi dei beni trasportati.
Un quadro veramente disastroso. Oltre ai danni diretti del conflitto con la perdita di vite umane.
Cessare il fuoco, fermare la Guerra e Pace. Nessuno al mondo vuole questo conflitto, nemmeno i Russi, eppure nessuno riesce a fermare il capo del Cremlino, neanche il Papa che continuamente lancia messaggi di pace.
Dobbiamo mobilitarci tutti e dobbiamo far sentire il peso delle parole, un movimento di opinione incessante che da tutte le parti del mondo "colpiscano" Putin. I Potenti devo tentare tutte le armi della Diplomazia per fermare questa follia.
La Fenailp è al fianco di chi manifesta contro questa assurda invasione e con il popolo Ucraino. E soprattutto al fianco dei parenti delle vittime civili e militari dei due fronti. Solidarietà con i nostri colleghi imprenditori ai quali sono stati distrutti negozi ed imprese a chi ha lasciato tutto per scappare dalle atrocità della guerra, a donne e bambini che da sole stanno portando in salvo anziani e figli.
Solidarietà alle lavoratrici e imprenditrci ucraine che vivono in Italia e sono preoccupate ed addolorate per i propri familiari sotto le bombe e con i giovani figli chiamati ad usare le armi che hanno visto solo nei film e nei video games.
Lavoriamo seriamente per la pace con realismo e praticità. Facciamo ragionare tutti, russi e ucraini e se ognuno di loro recede di qualche posizione non deve suonare come una sconfitta. C’è un dare ed un avere e fra i vincitori e vinti non ci deve essere una differenza. Si può rivedere le proprie posizioni senza sentirsi sconfitti. Ci vuole buon senso per il bene di tutta l'umanità.
Pace .... pace nel mondo e la fine di tutte le guerre che si stanno combattendo su tutto il globo.”