“VENDITA DI PRODOTTI LATTIERO-CASEARI NON PASTORIZZATI E OBBLIGHI INFORMATIVI PER I CONSUMATORI”

La vendita di prodotti lattiero-caseari non pastorizzati rappresenta un segmento di mercato molto particolare, spesso associato a produzioni artigianali o locali, ma comporta specifici obblighi normativi per tutelare la salute dei consumatori.
Il latte crudo e i derivati non sottoposti a pastorizzazione possono contenere microrganismi pericolosi, come Salmonella, Listeria o Escherichia coli, che vengono normalmente eliminati dal trattamento termico. Per questo motivo, le autorità sanitarie richiedono che i produttori e i venditori informino chiaramente i consumatori sui rischi connessi al consumo di tali prodotti.
Secondo la normativa europea e italiana, tutti i prodotti lattiero-caseari non pastorizzati devono riportare in etichetta diciture specifiche come “da
consumarsi previa cottura” o “latte crudo”, in modo che il consumatore sia pienamente consapevole del prodotto che sta acquistando.
Queste informazioni devono essere visibili, leggibili e in lingua italiana, così da garantire trasparenza e sicurezza alimentare.
Il rispetto di tali obblighi non è solo una formalità: rappresenta un elemento chiave di tutela della salute pubblica. I controlli sanitari sul processo di produzione, sulla conservazione e sulla vendita sono fondamentali per minimizzare i rischi, mentre la corretta informazione consente al consumatore di adottare comportamenti responsabili, come la cottura del latte crudo prima del consumo.
Chi sceglie di produrre o commercializzare prodotti lattiero-caseari non pastorizzati deve combinare attenzione alla qualità e alla sicurezza con un’informazione chiara e completa, così da garantire sia la valorizzazione di produzioni tradizionali sia la tutela della salute dei consumatori. Il bilanciamento tra artigianalità e sicurezza è quindi il filo conduttore di un settore delicato, ma sempre più apprezzato per la genuinità dei suoi prodotti.

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