LICENZIAMENTO LEGITTIMO E VIOLAZIONE DEL MINIMO ETICO
La Corte di cassazione con la Sentenza n. 2806 del 5 febbraio 2025 ha stabilito che è legittimo il licenziamento quando è fondato sulla violazione del minimo etico. Nel caso di specie il lavoratore, dipendente di una banca
che non aveva ancora affisso il Codice disciplinare, aveva effettuato l'accesso abusivo ad una banca dati aziendale per accedere ai conti correnti dei clienti per finalità non riconducibili a esigenze di lavoro.
La sanzione disciplinare che porta al licenziamento per giusta causa è proporzionata in quanto l'accesso indebito realizza una violazione del diritto fondamentale alla riservatezza (art 31 Cost.), ed ha altresì leso la fiducia
del datore di lavoro. Inoltre, l'omessa affissione del Codice disciplinare non inficia il licenziamento quando i comportamenti tenuti dal lavoratore sono la manifestazione di una contrarietà alle norme di legge e ai principi etici fondamentali.