L’INFLAZIONE TORNA A CRESCERE

Dopo il rallentamento di maggio, l’inflazione, a giugno, ha fatto registrare un’inversione di tendenza, con un incremento dello 0,2% in termini congiunturali (era del + 0,1% a maggio su aprile) e dell’1,7% invece in termini annui (a fronte del + 1,6% dello stesso maggio sull’analogo periodo del 2024).
A farlo sapere sono le stime previsionali dell’Istat che spiegano poi come la prevista variazione congiunturale sia dovuta prevalentemente all'aumento dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,1%), di quelli relativi al segmento ricreativo, culturale e per la cura della persona (+0,8%) e dei Beni alimentari lavorati (+0,6%). Rispetto invece al giugno 2024, l’Istituto segnala l’incremento dei listini di Beni alimentari non lavorati (da +3,5% a +4,2%), lavorati (da +2,7% a +3%), Servizi relativi ai trasporti (da +2,6% a +2,9%) e il sensibile attenuarsi della flessione delle tariffe dei Beni durevoli (da -1,1% a -0,8%).
Il Report, nel riferire anche di una crescita tendenziale dei prezzi sia dei beni in generale (da +0,8% a +1%) che dei servizi (da +2,6% a +2,7%), spiega poi che l'inflazione acquisita per il 2025 è pari a +1,4% per l'indice generale e al +1,8% invece per la componente di fondo.

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