INCENTIVI ALLE IMPRESE, 22 MILIONI DI EURO PER IL RILANCIO DELLE AREE DI CRISI DEL BRINDISINO E DELL’AREA SALENTINA-LECCESE

Apertura sportello 13 novembre
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con apposite circolari, ha stabilito i termini di presentazione delle domande di agevolazione inerenti i progetti per la riconversione e la riqualificazione industriale delle aree di crisi industriale del Comune e della Provincia di Brindisi e dei Comuni ad elevata
specializzazione del settore “tessile - abbigliamento – calzaturiero” rientrano nell’area del Progetto Integrato Territoriale n. 9 del territorio salentino-leccese.
L’incentivo rientra nell’ambito degli interventi per il rilancio delle aree di crisi promossi dal ministro Adolfo Urso.
L’apertura degli sportelli per l’invio delle istanze è fissata alle ore 12.00 del 13 novembre 2025.
Imprese, cooperative, consorzi e reti d’impresa costituite da un minimo di tre e un massimo di sei imprese avranno tempo fino al 29 gennaio 2026 per inoltrare le richieste di agevolazione.
Per l’avviso rivolto all’area di crisi della Provincia di Brindisi, che interessa 20 comuni - Carovigno, Ceglie, Messapica, Cellino San Marco, Cisternino, Erchie, Fasano Di Brindisi, Francavilla Fontana, Latiano, Mesagne, Oria, Ostuni, San Donaci, San Michele Salentino, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico, San Vito Dei Normanni, Torchiarolo, Torre Santa Susanna, Villa Castelli – le risorse disponibili sono circa 8 milioni di euro.
Per l’avviso rivolto al territorio salentino-leccese, che interessa 69 comuni - Acquarica Del Capo, Alessano, Alezio, Alliste, Andrano, Aradeo, Bagnolo Del Salento, Botrugno, Calimera, Cannole, Casarano, Castrignano De' Greci, Castrignano Del Capo, Castro, Collepasso, Corigliano D’Otranto, Corsano, Cursi, Diso, Gagliano Del Capo, Galatone, Gallipoli, Giuggianello,
Giurdignano, Maglie, Martano, Martignano, Matino, Melissano, Melpignano, Miggiano, Minervino Di Lecce, Montesano Salentino, Morciano Di Leuca, Muro Leccese, Nardò, Neviano, Nociglia, Ortelle, Otranto, Palmariggi, Parabita, Patù, Poggiardo, Porto Cesareo, Presicce, Racale, Ruffano, Salve, San Cassiano, Sanarica, Sannicola, Santa Cesarea Terme, Scorrano, Seclì, Soleto, Specchia, Spongano, Sternatia, Supersano, Surano, Taurisano, Taviano, Tiggiano, Tricase, Tuglie, Ugento, Uggiano La Chiesa, Zollin - le risorse disponibili ammontano a oltre 14 milioni.
La misura, finalizzata al rafforzamento del tessuto produttivo locale e all’attrazione di nuovi investimenti, fa ricorso al regime di aiuto della Legge 181/1989 e sarà gestita da Invitalia per conto del Ministero.
I programmi ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di investimenti produttivi e/o investimenti per la tutela ambientale, progetti di ricerca e/o di sviluppo sperimentale, progetti per la formazione del personale, progetti di innovazione di organizzazione o di processo e programmi occupazionali volti al mantenimento o all’incremento degli addetti dell’unità produttiva oggetto degli investimenti.
La soglia minima delle spese ammissibili è pari a 1 milione di euro o 400 mila euro per singoli programmi di investimento in caso di presentazione dell’istanza da parte di reti di imprese.
Le agevolazioni saranno concesse nella forma del contributo in conto impianti, dell’eventuale contributo diretto alla spesa e del finanziamento agevolato, alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste dal “Regolamento GBER”.

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