DEFIBRILLATORI NEI LUOGHI DI LAVORO: UNA DOTAZIONE FONDAMENTALE PER LA SICUREZZA

La diffusione dei DAE nelle aziende italiane cresce grazie a normative, incentivi e una maggiore consapevolezza dei rischi legati all’arresto cardiaco
L’arresto cardiaco improvviso rappresenta la principale causa di morte in Europa, ma un intervento tempestivo può aumentare notevolmente le possibilità di sopravvivenza. La presenza di defibrillatori (DAE) nei luoghi di lavoro, unita a una formazione mirata del personale, è oggi fortemente raccomandata e sostenuta anche da normative nazionali. Una recente pubblicazione del Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale dell’Inail (Dimeila) evidenzia la crucialità della presenza nelle aziende di questi strumenti salvavita.
UN PERICOLO SILENZIOSO: L’ARRESTO CARDIACO IMPROVVISO
Ogni anno in Europa oltre 700mila persone sono colpite da arresto cardiaco, e in Italia circa 60mila muoiono per morte cardiaca improvvisa. Spesso avviene senza sintomi premonitori evidenti, anche tra soggetti apparentemente sani. L’arresto cardiaco, se non trattato nei primissimi minuti, porta rapidamente alla morte. Il massaggio cardiaco, però, può aumentare le probabilità di sopravvivenza del 30%, mentre se si interviene anche con un defibrillatore, la percentuale sale fino al 60%.
Incentivare i DAE sul posto di lavoro. Sebbene la legge non imponga obbligatoriamente la presenza dei DAE nei luoghi di lavoro, il quadro normativo
– in particolare, la legge 116/2021 – ne incentiva l’installazione in ambienti pubblici e aziendali con almeno 15 dipendenti o a elevato afflusso. Inoltre, il modulo OT23 dell’INAIL prevede incentivi alle imprese che dotano le proprie sedi di defibrillatori e formano il personale con corsi BLS-D (Basic life support – defibrillation). Questa combinazione di formazione e tecnologia contribuisce
a ridurre il rischio aziendale e migliora la risposta in caso di emergenza.
COME USARE UN DAE E SALVARE UNA VITA
Il defibrillatore semiautomatico esterno è un dispositivo semplice da usare, che guida passo dopo passo l’operatore grazie a istruzioni vocali. Il suo utilizzo richiede il rispetto di alcune fasi: accensione, analisi del ritmo cardiaco, eventuale erogazione della scarica elettrica, e rianimazione cardiopolmonare continuata fino all’arrivo dei soccorsi. Riconoscere subito i sintomi dell’arresto cardiaco e intervenire rapidamente con il DAE può fare la differenza tra la vita e la morte.
FORMAZIONE, LA CHIAVE PER UN SOCCORSO EFFICACE
La formazione è un elemento cruciale per garantire un uso corretto ed efficace del defibrillatore. Il D.M. 388/2003 prevede già l’obbligo della formazione in RCP (rianimazione cardio-polmonare) per gli addetti al primo soccorso. Tuttavia, integrare moduli specifici sul BLS-D offre un’ulteriore garanzia di sicurezza, oltre a rappresentare un investimento a basso costo per l’azienda. I corsi devono prevedere esercitazioni pratiche, un rapporto adeguato istruttore-allievi e verifiche finali, in linea con gli standard internazionali. La crescente attenzione verso la sicurezza cardiaca nei luoghi di lavoro riflette una maggiore consapevolezza del valore della prevenzione. Dotare le aziende di DAE e formare correttamente il personale oltre a salvare molte vite, rappresenta anche un passo avanti nella cultura della sicurezza e della responsabilità sociale d’impresa.