DALLA CHIUSURA DELLO STRETTO DI HORMUZ PESANTI RICADUTE PER L’ECONOMIA GLOBALE

Il recente attacco degli Usa all’Iran, potrebbe indurre la Repubblica Islamica a chiudere per ritorsione lo Stretto di Hormuz, un’azione che, qualora venisse intrapresa, impatterebbe notevolmente sull’economia mondiale e determinerebbe, con ogni probabilità, una forte impennata dei prezzi dei combustibili.
Per il corridoio marittimo, infatti, transitano oltre il 27% del traffico internazionale di petrolio e greggio raffinati, 880 milioni di tonnellate di energie fossili che ne fanno la principale rotta via mare per tali prodotti ed il 20% della movimentazione complessiva di gas, incluso il GNL.
Lo stop al passaggio dei vettori, peraltro, avrebbe pesanti ricadute dirette sull’economia italiana in quanto, lo Stretto, rappresenta il tracciato abituale per più del 40% dell’export e dell’import del nostro Paese.