CORTE DI GIUSTIZIA UE: PRONUNCE SU LAVORO DOMESTICO E ANF PER GLI STRANIERI

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea, con due sentenze del 19 dicembre 2024, si è pronunciata in materia di organizzazione dell’orario di lavoro dei collaboratori domestici e sui diritti degli stranieri a percepire gli assegni per il nucleo familiare (ANF). In particolare: • con la prima sentenza, relativa alla causa C-531/23, la Corte ha asserito che i datori di lavoro devono predisporre un sistema che consenta di misurare la durata dell'orario di lavoro giornaliero di ciascun collaboratore domestico. • Pertanto, è contraria alle direttive europee l'interpretazione di una disposizione nazionale, da parte dei giudici o una prassi amministrativa, che esoneri i datori • dall’obbligo di istituire un tale sistema per quanto riguarda i collaboratori domestici; • con la seconda pronuncia, relativa alla causa C-664/23, la CGUE ha ribadito che uno Stato membro non può escludere dal beneficio degli assegni familiari il lavoratore straniero i cui figli, nati in un paese terzo, non dimostrino di essere entrati regolarmente nel suo territorio. Tale condizione supplementare è infatti contraria al diritto dell’Unione, il quale garantisce la parità di trattamento tra lavoratori cittadini di paesi terzi e cittadini UE.