CONSUMI ANELLO DEBOLE DELLA CRESCITA

L’atteggiamento prudenziale nella spesa, nonostante un’inflazione sotto controllo, l’aumento del reddito reale delle famiglie e la tenuta del mercato del lavoro, continua a essere un freno alla crescita economica del Paese.
A febbraio e a marzo, i consumi, condizionati anche dal timore legato all’applicazione dei dazi USA, hanno fatto registrare un decremento, rispettivamente, del 2,3% e dello 0,7%.
Tale tendenza ha inciso pure sull’andamento del PIL, ancora poco espansivo, (+0,3% nel primo trimestre 2025 nel raffronto con quello precedente e + 0,5%, invece, su base annua), sul clima di fiducia fra le imprese, in peggioramento e sui loro investimenti, alquanto contenuti.
Il Report dettaglia poi come gli italiani abbiano utilizzato le loro risorse soprattutto nel tempo libero e nella cultura, con ricadute positive per il turismo, mentre alimentari, abbigliamento, mobili ed elettrodomestici hanno assistito ad una nuova flessione.
Guardando poi ad aprile, l’analisi prevede una crescita dei prezzi al consumo su marzo dello 0,3% e del 2,2% sull’analogo periodo del 2024, un rialzo che potrebbe rappresentare il picco dell’attuale fase di incremento dei listini.