CASSAZIONE: I CO-DATORI SONO RESPONSABILI SOLIDALMENTE MA LA RETRIBUZIONE È UNICA

La Corte di Cassazione, con l'Ordinanza n. 16839 del 23 giugno 2025, ha chiarito che il licenziamento ritenuto illegittimo deve essere impugnato nei confronti di tutti i soggetti identificabili come co-datori. Gli Ermellini hanno infatti colto l'occasione per precisare che, ai fini della configurazione della codatorialità sono necessarie due condizioni concorrenti: l'esercizio contemporaneo dei poteri datoriali da parte di più soggetti e lo svolgimento della prestazione lavorativa nell'interesse condiviso di soggetti tra di loro formalmente distinti. Essendo il lavoratore in questione inserito
nell'organizzazione complessiva del gruppo di imprese ed essendo stato accertato il collegamento funzionale tra le diverse società gestite dallo stesso gruppo, le condizioni succitate risultano provate.
Al lavoratore non spettano invece retribuzioni multiple da parte dei co-datori.