CARICO DI LAVORO TROPPO PESANTE? NON SI TRATTA DI MOBBING

Nel caso in esame, la lavoratrice collegava i problemi psico-fisici che la avevano afflitta all’alto carico di lavoro impostole dal datore nell’ambito della strategia commerciale. Tuttavia, la Cassazione non concorda con tale assunto e con l’Ordinanza n. 14890 del 3 giugno 2025 afferma che la condotta del datore di lavoro rientrava pienamente nel suo potere direttivo e di controllo e non aveva nulla a che vedere con l’intento di creare un ambiente stressogeno verso i dipendenti, ma rispondeva esclusivamente alla necessità di migliorare la gestione dell’impresa e di raggiungere performance di vendita più consistenti. Peraltro, aspetto da non trascurare è che la lavoratrice conosceva fin dall’inizio quali sarebbero stati i ritmi di lavoro.