SEQUESTRO DI CREDITI SUPERBONUS: ANNULLATA ORDINANZA PER MANCANZA DI MOTIVAZION

Con Sentenza 15 febbraio 2024, n. 7021, la Corte di Cassazione ha disposto l'annullamento di un sequestro preventivo di crediti superbonus ritenuti legati a ristrutturazioni inesistenti in quanto i crediti oggetto di sequestro non sono stati analizzati in modo accurato. Nel caso in esame, il tribunale ha disposto il sequestro preventivo di crediti d'imposta legati al superbonus, ceduti alla società, in quanto aveva ritenuto falsa la realizzazione del 30% dei lavori commissionati al 30 settembre 2022 che avrebbe permesso di usufruire dell'aliquota maggiorata fino al 31 dicembre 2023. Accolto il ricorso degli indagati, la Corte dichiara l'annullamento del sequestro preventivo in quando dalla sentenza del tribunale non sono emerse le motivazioni sulle ragioni per cui da tali dichiarazioni possa desumersi la falsità della totalità delle operazioni sottostanti ai crediti d'imposta vantati dalla società. La Corte, rigettando la sentenza, ha quindi rinviato l'ordinanza al Tribunale competente per un nuovo giudizio.