Risarcimento integrale per il lavoratore anche se l'infortunio avviene in zona vietata

Il lavoratore, o in caso di morte gli eredi, incassa il risarcimento del danno per l'infortunio anche se questo avviene in una zona vietata. Il responsabile, per mettere tutti al riparo da evidenti pericoli, avrebbe dovuto sospendere temporaneamente l'attività all'interno del cantiere.
È quanto statuito dalla Corte di Cassazione nella Sentenza n 15238 del 1° giugno 2021, con la quale gli ermellini, nell'accogliere il ricorso dei figli di un operaio morto in cantiere dopo essere entrato in una zona vietata, hanno precisato che la condotta del lavoratore non comporta un concorso idoneo a ridurre la misura del risarcimento qualora la violazione di un obbligo di prevenzione da parte del datore di lavoro sia munita di incidenza esclusiva rispetto alla determinazione dell'evento dannoso.

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