ROTTAMAZIONE QUATER IN ARRIVO? IN ARRIVO UNA NUOVA PACE FISCALE
Il nuovo esecutivo, non ancora attivo, sta lavorando ad una nuova rottamazione che dovrebbe potersi completare in 5 anni con una sanzione massima del 5%. Questa pace fiscale tuttavia divergerà dalle precedenti soprattutto per quanto riguarda i soggetti interessati. Inoltre, tra le novità del nuovo esecutivo sembra che ci sia anche uno stralcio delle cartelle fino a 1.000 euro. Si è così abbassata la soglia di cui si era parlato in campagna elettorale, ovvero 3.000 euro.
Le decisioni che dovrà prendere il nuovo governo, guidato da Giorgia Meloni, sono molte. Tra questi pensiamo al caro bollette, all’inflazione e al conseguente aumento dei prezzi, che sta mettendo a dura prova molte famiglie e imprese. L’obiettivo è di cercare di aiutare i contribuenti a regolarizzare la propria posizione e allo stesso tempo garantire allo Stato le somme di denaro che altrimenti non sarebbero arrivate.
La nuova pace fiscale e il nuovo stralcio delle cartelle esattoriali è insieme alla flat-tax uno dei principali argomenti che saranno discussi e affrontati al governo nei prossimi mesi.
ROTTAMAZIONE QUATER CARTELLE ESATTORIALI IN ARRIVO
Il nuovo esecutivo, non ancora attivo, sta lavorando ad una nuova rottamazione che dovrebbe potersi completare in 5 anni con una sanzione massima del 5%. Questa pace fiscale tuttavia divergerà dalle precedenti soprattutto per quanto riguarda i soggetti interessati.
È spuntata quindi in concreto l’idea di effettuare una nuova pace fiscale, mediante la rottamazione delle cartelle esattoriali che potrebbe essere di aiuto per molti contribuenti in debito col fisco dopo il precedente stralcio debiti del 2021. Tra le novità ci sarebbe una diminuzione delle sanzioni sulle cartelle scadute ed una rateizzazione in automatico per determinate categorie di contribuenti.
Rispetto al passato, la nuova Pace dovrebbe includere anche i debiti IRPEF, IRAP, IVA oltre al bollo auto, TARI, e IMU. La rottamazione, sembra che troverò applicazione per i carichi affidati alla Riscossione fino al 30 giugno 2022. In tale modo si potrebbe arrivare a ricomprendere anche i debiti causati dalla crisi energetica. Mediante questo meccanismo i debiti dovuti a tributi e imposte non pagate potrebbero essere scontate se ancora non sono state iscritte a ruolo.
Chi ha questi debiti potrebbe pagare una sanzione del 5% sugli importi dovuti escludendo ogni altro onere, sanzione e interessi. Inoltre il debito verrebbe rateizzato in cinque anni in modo automatico e indipendentemente dall’importo.
Inoltre, tra le novità del nuovo esecutivo sembra che ci sia anche uno stralcio delle cartelle fino a 1.000 euro. Si è così abbassata la soglia di cui si era parlato in campagna elettorale, ovvero 3.000 euro.