No al licenziamento per messaggi offensivi nella chat aziendale

La Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 25731 del 22 settembre 2021, ha affermato l'illegittimità del licenziamento per giusta causa del dipendente sulla base di conversazioni rinvenute nella chat aziendale, tra il dipendente ed un altro collega, di contenuto ritenuto offensivo nei confronti del superiore.
I giudici precisano che la chat, per quanto aziendale, resta una corrispondenza privata e riservata. Pertanto è necessario che sia assicurata la libertà e la segretezza delle comunicazioni avvenute in tale sede. 

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