NULLITÀ DELL'INTERPOSIZIONE ILLECITA DI MANODOPERA: CONSEGUENZE PER IL DATORE DI LAVORO

La Corte di Cassazione, con Ordinanza n. 20722/2024, si pronuncia in materia di appalti. In particolare, posto che la nullità dell'interposizione illecita di manodopera, dichiarata per violazione di norme imperative, comporta l'esistenza di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato, si chiarisce che nell'ipotesi in cui, per fatto imputabile al datore, non sia possibile ripristinare il predetto rapporto, su di lui grava l'obbligo di corrispondere le retribuzioni al lavoratore a partire dalla messa in mora, decorrente dal momento dell'offerta della prestazione lavorativa.

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