MONOPATTINO ELETTRICO E ALCOL, LE NUOVE REGOLE: PREVISTE ANCHE CONSEGUENZE PENALI

La guida del monopattino elettrico sotto l’effetto dell’alcol non è più considerata una semplice infrazione minore. Con l’inasprimento delle norme sulla sicurezza stradale, anche per questi mezzi di micromobilità possono scattare conseguenze molto serie, fino alle sanzioni penali, in presenza di determinate condizioni.
Il Codice della strada equipara infatti il monopattino elettrico a un veicolo a tutti gli effetti. Questo significa che chi lo conduce è tenuto a rispettare le stesse regole fondamentali previste per gli altri utenti della strada, a partire dal divieto di guida in stato di ebbrezza. Superati i limiti alcolemici consentiti, le forze dell’ordine possono procedere con controlli, accertamenti e sanzioni.
Se il tasso alcolemico risulta compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro, sono previste sanzioni amministrative, con multe e possibili provvedimenti accessori. La situazione cambia radicalmente quando il valore supera tali soglie o quando la condotta mette concretamente in pericolo la sicurezza stradale. In questi casi, la guida del monopattino può configurare un reato, con conseguenze penali analoghe a quelle previste per la guida in stato di ebbrezza di altri veicoli.
Particolare attenzione viene posta anche agli incidenti: se il conducente del monopattino, sotto l’effetto dell’alcol, provoca un sinistro con feriti, le responsabilità si aggravano sensibilmente. Oltre alle sanzioni penali, possono scattare richieste di risarcimento e ulteriori provvedimenti giudiziari.
Le nuove regole puntano a rafforzare la sicurezza nelle città, dove l’uso dei monopattini è sempre più diffuso. Il messaggio è chiaro: alcol e guida, anche sul monopattino elettrico, non sono compatibili. La leggerezza può costare cara, non solo in termini economici, ma anche sul piano penale.
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