LIBERO ACCESSO AI SERVIZI DELL’AGENZIA CON LA PIATTAFORMA API MANAGEMENT
Le banche dati del Fisco entrano in contatto e dialogano con quelli dell’utente consentendo a quest’ultimo di aggiornare e integrare direttamente i dati secondo le regole dell’amministrazione digitale
Definite, con il provvedimento del 4 aprile 2023, firmato dal direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, le modalità di libero accesso ai servizi resi disponibili dall’Agenzia di verifica del codice fiscale e della partita Iva erogati in cooperazione applicativa tramite l’attivazione della piattaforma Api management, a utenti pubblici e privati, previa adesione alle condizioni generali di utilizzo consultabili nell’area ad accesso autenticato del sito internet dell’Agenzia. L’interfaccia consente l’interoperabilità tra il sistema dell’Agenzia e quello dell’utente, in conformità alle previsioni del Cad.
L’integrazione apre la strada a un modello di collaborazione che migliora l’efficacia dell’azione amministrativa e, al tempo stesso, favorisce la massima accessibilità nei confronti dei servizi disponibili a fronte di costi sensibilmente ridotti per i fruitori.
I servizi, resi disponibili in base alla categoria di utenza individuata dall’Agenzia e resa nota sul sito internet, sono accessibili dagli utenti interessati previa adesione alle Condizioni generali di utilizzo, diversificate per ciascuna tipologia di servizio, pubblicate nell’area riservata del sito delle Entrate.
La regolarizzazione dell’accesso ai servizi tramite Api si inserisce nel quadro delle iniziative avviate dall’Agenzia delle entrate finalizzate al raggiungimento di livelli sempre più avanzati di semplificazione amministrativa, promozione dei servizi digitali, secondo gli obiettivi individuati dalle Linee guida del Modello di interoperabilità tra il sistema erogatore del servizio e quello fruitore, con modalità standard che consentono l’integrazione delle rispettive applicazioni.
Il libero accesso procederà con volumi differenziati in base alle tipologie di utenti interessati attraverso uno o più piani di utilizzo, in modo da assicurare una transazione spedita e controllata e la sicurezza del servizio.
In prima battuta l’attivazione della nuova modalità interessa servizi già fruibili dai contribuenti, ossia la verifica e l’esistenza dei codici fiscali e della partita Iva. Si tratta più che altro di una evoluzione tecnologica. A fare la differenza è l’interfaccia attivato con Api che permette all’utente di integrare i dati direttamente, attraverso le proprie applicazioni, e in cooperazione con il sistema dell’amministrazione.
L’adesione al sistema di interscambio avviene tramite l’accettazione di alcune condizioni delineate dal provvedimento stesso. Tra l’altro è richiesto che l’utente:
- verifichi periodicamente le applicazioni integrate con i servizi Api
dell’Agenzia
- utilizzi le informazioni acquisite secondo la normativa vigente in materia
di protezione dei dati personali
- adotti le procedure necessarie a garantire la conservazione delle
informazioni per il tempo strettamente necessario allo svolgimento delle
attività per cui i dati sono stati resi disponibili e alla loro cancellazione
subito dopo
- utilizzi i servizi in linea con i piani di utilizzo e le specifiche tecniche.
L’Agenzia, da parte sua, consente l’accesso alle informazioni condivise per cinque anni dalla data di adesione.