LA CAMERA STOPPA IL MES

Con 184 voti contrari, 72 favorevoli e 44 astenuti, la Camera ha respinto la proposta di ratifica del Mes, il Meccanismo europeo di stabilità, sorto dalle ceneri del vecchio Fondo salva-stati, per modificare alcune misure che imponevano coattamente tagli e riforme da parte di un Governo al fine di ricevere in cambio le risorse comunitarie. Il Mes, ad oggi, per i Paesi con deficit e debito pubblico alti, rappresenta di fatto l’unica possibilità di attivare una linea di credito a fronte della quale però, la nazione interessata, deve impegnarsi a correggere i propri conti pubblici. Restando sempre in ambito comunitario, il nuovo Patto di Stabilità, che entrerà in vigore ad aprile, ma sarà applicato solo dal 2025, obbligherà, sia pure in misura meno restrittiva ri spetto al predecessore, ad una maggiore oculatezza nella gestione finanziaria degli Stati membri in quanto ridurrà notevolmente le possibilità di varare Leggi di Bilancio in deficit, una condizione che costringerà pertanto gli Esecutivi a puntare forzatamente su tagli alla spesa e nuove imposte.

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