INDENNITÀ RISARCITORIA: L'ONERE DELLA PROVA SPETTA AL DATORE DI LAVORO

La Corte di Cassazione, con l'Ordinanza n. 3824 del 7 febbraio 2022, ha stabilito che la determinazione dell'indennità risarcitoria avviene attraverso il calcolo dell'ultima retribuzione globale di fatto dal giorno del licenziamento sino a quello della reintegrazione, deducendo quanto percepito dal lavoratore a titolo di cd. aliunde perceptum e percipiendum. La Suprema Corte ha inoltre ricondotto in capo al datore di lavoro, che contesta il risarcimento, l'onere di dimostrare l'aliunde perceptum, con la conseguenza che il lavoratore non è tenuto a collaborare e neppure a provare circostanze riduttive del danno subito.

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