INCENTIVO POSTICIPO PENSIONE 2025: ISTRUZIONI AI DATORI DI LAVORO

L’INPS con circolare della scorsa settimana ha fornito le istruzioni operative per la gestione dello sgravio contributivo ai lavoratori che rinviano il pensionamento anticipato. La misura consente al lavoratore dipendente che ha maturato i requisiti per la pensione anticipata entro il 31 dicembre 2025 di rinunciare al versamento ad INPS della propria quota contributiva IVS, ricevendo l’importo netto in busta paga, esentasse.
La Legge di Bilancio 2025 ha ampliato la platea dei beneficiari dell’incentivo.
Quest’anno hanno diritto all’incentivo i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che:
• sono iscritti all’AGO o a forme sostitutive/esclusive;
• maturano entro il 31/12/2025 i requisiti per o pensione anticipata
flessibile (41 anni contribuzione + 62 anni età) oppure
o ordinaria (42 anni e 10 mesi uomini; 41 anni e 10 mesi donne);
• non sono titolari di pensione diretta (salvo assegno ordinario
invalidità);
• non hanno maturato i requisiti per la pensione di vecchiaia.
Il beneficio termina al raggiungimento dell’età pensionabile di vecchiaia o in caso di pensione diretta (escl. invalidità).
La facoltà di rinuncia alla quota IVS del lavoratore:
• può essere esercitata 1 sola volta nella vita lavorativa;
• è revocabile, una sola volta;
• è valida su tutti i rapporti in essere e futuri;
• comporta il versamento in busta paga dell’intera quota non più
destinata a contribuzione;
• è fiscalmente esente ai sensi dell’art. 51, co. 2, lett. i-bis) del TUIR.
Il datore di lavoro non versa la quota lavoratore e ne corrisponde l’equivalente netto in busta paga.
L’INPS comunica l’autorizzazione tramite “Comunicazione bidirezionale”.
L’incentivo non è cumulabile con altri esoneri contributivi sulla quota lavoratore (es. sgravi totali).
È invece compatibile con incentivi che riguardano solo la quota a carico del datore di lavoro.
Non è subordinato al possesso del DURC.
Non configura aiuto di Stato e non richiede registrazione nel Registro nazionale.
Il lavoratore interessato deve presentare domanda all’INPS. Vedi qui le istruzioni operative
L’Istituto, entro 30 giorni, verifica i requisiti e comunica l’esito:
• al lavoratore;
• al datore di lavoro tramite “Comunicazione bidirezionale”.
Solo dopo la conferma INPS il datore può sospendere il versamento della quota a carico del lavoratore e erogare direttamente l’importo in busta paga.