DEHORS SUL MARE: IL COMUNE PUÒ IMPORRE VINCOLI PAESAGGISTICI E CRITERI ESTETICI
Il regolamento comunale che introduce criteri generali sull'installazione dei dehors sul demanio marittimo, inclusi obblighi di adeguamento estetico e autorizzazione paesaggistica, non lede il principio di legittimo affidamento per chi già possiede concessioni. La normativa è volta a garantire una gestione coordinata e rispettosa del contesto paesaggistico, senza invalidare i titoli edilizi esistenti. La controversia riguarda un ricorso presentato da una società che gestisce due strutture di ristorazione su area demaniale. La società ha impugnato la sentenza del TAR Puglia, che aveva respinto il suo ricorso contro un regolamento comunale sulle autorizzazioni per l'occupazione di suolo pubblico o privato per l'attività all'aperto di somministrazione di alimenti e bevande. La società sostiene che la sentenza del TAR sia errata per diversi motivi, tra cui la violazione del diritto di difesa, la mancanza di adeguamento del regolamento comunale alle prescrizioni della soprintendenza, la compromissione dei suoi titoli autorizzativi validi e l'omissione del diritto di partecipazione pubblica nel processo di adozione del regolamento. La società ritiene che il regolamento costringa a rimuovere le strutture regolarmente autorizzate e che il Comune abbia agito senza seguire le procedure di legge e senza coinvolgere i destinatari del regolamento. La Consiglio di Stato ha respinto l'appello della società ristoratrice, confermando la legittimità del regolamento comunale di Polignano a Mare, volto a riorganizzare l'occupazione del suolo pubblico per dehors. Il Collegio ha ritenuto che il regolamento fosse conforme alle prescrizioni della Soprintendenza, che richiedevano per le aree demaniali un'organizzazione paesaggistica e non un regime semplificato. Inoltre, ha escluso che il regolamento abbia una mera finalità tributaria o che interferisca con le concessioni demaniali e io titoli edilizi della società, stabilendo invece che il Comune ha agito nel rispetto delle sue prerogative pianificatorie per migliorare la sicurezza e l'assetto urbanistico del territorio. La Corte ha anche respinto le contestazioni della società sull'assenza di garanzie di partecipazione, considerando il regolamento un atto a carattere generate, non soggetto a obblighi procedurali specifici per i singoli interessati. Il regolamento non revoca i titoli edilizi esistenti, ma richiede solo un adeguamento delle strutture alle nuove norme entro il 31 dicembre 2023. I Giudici amministrativi hanno precisato che «l'Ente comunale ha esercitato un potere di pianificazione a valenza estetica, urbanistico-edilizia e paesaggistica afferente il tessuto urbano, dal cui ambito non possono rimanere escluse le aree demaniali ricomprese nel territorio di riferimento», senza che ciò implichi alcuna interferenza con la validità ed efficacia delle concessioni demaniali. In conclusione, il Consiglio di Stato ha affermato che il regolamento comunale che introduce criteri generali sull'installazione dei dehors sul demanio marittimo, inclusi obblighi di adeguamento estetico e autorizzazione paesaggistica, non lede il principio di legittimo affidamento per chi già possiede concessioni. La normativa è volta a garantire una gestione coordinata e rispettosa del contesto paesaggistico, senza invalidare i titoli edilizi esistenti.