DALLA CORTE DI CASSAZIONE NUOVI AGGIORNAMENTI SUI RAPPORTI DI LAVORO

Nel merito la Corte di cassazione si è recentemente pronunciata in merito alla possibilità di risoluzione del rapporto di lavoro a seguito di comportamenti tenuti dal lavoratore nell’ambito lavorativo; sottolineando come il lavoratore sia obbligato a seguire pedissequamente quanto impartito dai regolamenti aziendali che a tenere un comportamento consono al ruolo che le è stato affidato all’interno della azienda. In particolare la Cassazione ha confermato, in più occasioni, come le mancanze di un lavoratore, colpevole di non aver operato nel rispetto delle prassi e delle regole aziendali, esponendo così la azienda al rischio di un notevole danno economico possa essere oggetto di licenziamento; stessa sorte è stata confermata per un lavoratore che aveva minacciato e insultato pesantemente una collega sovraordinata. Infatti, anche se il contratto collettivo prevede una sanzione conservativa, occorre verificare, nel caso concreto, la gravità e l’entità del comportamento del dipendente ed il rapporto tra l’infrazione e la sanzione irrogata. Nel terzo ed ultimo caso, la Corte di Cassazione ha confermato il licenziamento di un dipendente, effettuato a seguito della condanna subita dal legale r appresentante, per le violazioni delle regole di igiene e sicurezza delle quali il dipendente era responsabile e che avevano così messo in pericoloso la salute pubblica.

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